La mia prima volta in Tunisia

storia di una vacanza indimenicabile

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  1. baklewa
     
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    ora ho capito, dall'ufficio non visulaizzavo la prima foto ... ora ti capisco Lu .....
     
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  2. M U R P H Y
     
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    Adesso sono io che non vi capisco huh.gif cmq passiamo oltre... cioè riprenderò a tediare la community con la mia storia... a presto la quarta e penultima puntata, spero.
     
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  3. M U R P H Y
     
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    Quarta puntata
    Il tour procedeva lento e piacevole, si era creato un buon affiatamento tra il gruppo che dava il meglio di sé nelle serate trascorse insieme a gozzovigliare presso le strutture turistiche che di volta in volta ci ospitavano…
    Generazioni diverse, mentalità diverse erano riuscite a trovare un punto di incontro dopo pochissime giornate, mai una lite (salvo tra la coppia di La Spezia…) o uno screzio… anche le discussioni con la nostra grande guida venivano meno, un po’ meno ortodosso lui ed un po’ meno femministe le donne. Il senso era proprio quello di mettere da parte i soliti preconcetti!
    Deserto e oasi, oasi di montagna… ma il palmares va a Tozeur… una località unica ed affascinante, alle porte del deserto… e praticamente vicina alla frontiera con l’Algeria
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    L’atmosfera era rarefatta, una piacevole brezza calda… quasi un phon puntato addosso… profumi inebrianti e totale assenza di umidità…
    Tozeur è una vecchia città con un labirinto di viuzze dalla caratteristica architettura costellata di minareti, con le case a volta ed i mattoni, uno spettacolare museo e un'enorme foresta di palme sul bordo settentrionale del Chott el-Jerid con la sua enorme distesa di sale e le strane proiezioni visive,
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    infatti Lo chott è il regno dei miraggi; l'uniformità della sua superficie da orizzonte a orizzonte, il suo perfetto silenzio, la sua sterilità totale confondono i sensi.
    Ricordo una popolazione veramente affabile e socievole… gli stessi negozianti non erano asfissianti ma si discorreva senza fretta, davanti ad una tazza di té alla menta, bollente, dell’Italia e di altri futili argomenti.
    Inutile dire che si trattò di due giornate indimenticabili, tra un oasi e l’altra... Nefta, Kebili, Douz che insieme a Tozeur vantano la bellezza di 1.000.000 di palme!
    Non poteva mancare la mitica, irreale escursione nel deserto a bordo del dromedario…
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    oltre a qualche passeggiata a piedi tanto per provare le proprie capacità di resistenza (pochi minuti).
    La tappa più bella in assoluto quest’ultima, il gruppo era appagato da tanto naturale splendore… rientrati in hotel, in piscina con bagno pomeridiano e notturno si continuava a sognare ad occhi aperti con una grande sensazione di libertà guardando quel cielo stellato che si toccava veramente con un dito.
    Si avvicinava però anche la fine di questo tour, che ho narrato in maniera, volutamente, scarna e riassuntiva…
    La coppia tunisina ci aveva già lasciato a Djerba… e gli altri amici lo avrebbero fatto a Tunisi, ultima tappa… noi folli, cioè senza aver provveduto ad una sistemazione saremmo ritornati ad Hammamet e proseguito in qualche modo la vacanza.
    Percorsi di centinaia di chilometri, strade deserte, oasi, mezzo in panne, maledizione di annibale per alcuni… pranzi in ristorantini locali, visi indimenticabili delle persone che abbiamo incontrato nel nostro percorso, la coca-cola trovata fresca (in bacinella con ghiaccio) perfino a centinaia di chilometri dalla civiltà locale, interminabili bagni in piscina, notti insonni trascorse a chiacchierare, bicchierate di pastis, piattate di couscous, confidenze, manifestazioni d’affetto, incomprensioni e comprensioni, abbracci, questo è tanto altro era accaduto fino ad allora.
    Un attimo, un ultimo sguardo...
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    Iniziava l’ultima tappa: Tunisi, Cartagine, Sidi Bou Said…
     
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  4. Bianca Maria
     
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    Murphy, sei bravissimo a raccontare!!! smile.gif
    Sai ricreare l'atmosfera di quei luoghi magici e mi fai venire nostalgia del deserto e di Tozeur in particolare, che purtroppo ho visitato troppo in fretta.
    Non vedo l'ora di leggere la prossima puntata...

    Salutoni
    Bianca Maria
     
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  5. M U R P H Y
     
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    Troppo buona Bianca Maria... se pensi che il ricordo riguarda diversi anni fa, puoi comprendere il grande senso di questo viaggio che tuttora ricordo cn particolare affetto.
    A presto la quinta puntata...
     
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  6. Lella78
     
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    Murphy mi staiu facendo diventare malata anche di Tunisia oltre che d'Egitto...che racccontoooo........complimenti e soprattutto CHE MEMORIA!!!
     
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  7. M U R P H Y
     
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    Quinta puntata…
    Devo ammettere che rispetto all’ultima tappa ho le idee un po’ confuse e i ricordi si annebbiamo, cioè non ne sono sicuro ma credo di ricordare che il gruppo si era quasi completamente sciolto appena arrivati a Tunisi
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    cioè ultima notte insieme e poi coppia romana datata con simpatico figliolo in partenza per l’Italia, coppia scoppiata spezzina diretta ad Hammamet… noi e le sorelle milanesi avevano ancora una intera giornata ed una notte da passare insieme. wacko.gif
    Il saluto serale fu molto coinvolgente, era nata una grande amicizia ed avevamo trascorso un bel periodo insieme… era il momento delle promesse di rito: "una volta in Italia ci risentiamo, siete invitati a casa nostra ecc…"
    Tutti partecipano sempre molto volentieri alla proclamazione di queste belle promesse… ben consci in fondo che tanto non accadrà mai nulla.
    Quindi baci, abbracci e lacrime… ed un gran bel ricordo. cry.gif
    La mattina seguente sveglia all’alba e via a confluire in un gruppo molto numeroso, che iniziava il suo tour proprio da Tunisi… stessa guida con la quale si era ormai consolidato un ottimo rapporto di confidenza e complicità, pullman gran turismo… ma il fascino non era più lo stesso… sleep.gif
    Ormai con le sorelle milanesi era nato un rapporto simpaticissimo, battute reciproche pesanti e meno… cmq un gran spirito di corpo che spiccava in questo nuovo numerosissimo gruppo di turisti italiani, appena creatosi, con il quale non ricordo alcun contatto…
    Tunisi… la moderna Tunisi direi…
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    Esisteva già all'epoca di Cartagine con l'antico nome di Tynes, oggi ha ormai inglobato con i sui sobborghi di candide villette immerse in quieti giardini le antiche rovine della città fenicia che così tenacemente contrastò lo sviluppo di Roma nell'area mediterranea, con le note guerre, ma lo scarso interesse che vi posero i romani dopo la definitiva conquista della zona fece si che il vero sviluppo della città avvenne solo dopo la conquista mussulmana, così che oggi Tunisi rimane fondamentalmente una città araba, ripeto moderna ma, con nessuna traccia del periodo romano e bizantino.
    Molto bello il bazar, la medina
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    centro storico e culturale di questa enorme e particolarissima metropoli poi il Museo del Bardo, uno dei musei più importanti al mondo per la sua collezione di maschere e mosaici romani realizzati tra il II e IV secolo e ritrovati durante gli scavi archeologici condotti negli anni nei vari siti ubicati in Tunisia.

    Il museo è poco lontano dal centro ed è situato nel Palazzo del Bardo residenza ufficiale dei bey husseniti, le sue sale sono organizzate per periodi storici ed ospitano reperti risalenti ai periodi Preistorici, Punici, Cartaginesi, Romani e Proto-Cristiani.
    Per completare la visita non mancava che il sito archeologico di Cartagine
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    nonostante ci aspettavamo grandi cose così non fu anche perché la maestosa città fenicia venne rasa al suolo subito dopo la conquista romana e di quella edificata dai vincitori non rimangono che pochi resti, tra cui quelli meglio conservati riguardano Terme fatte edificare da Antonino Pio in prospicenza del mare.
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    Molto più interessante e caratteristico si rivelò Sidi Bou Said a circa 17 Km. da Tunisi.
    Un paese che ricorda molto da vicino le atmosfere dei paesi delle isole greche
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    dall'architettura delle case ai toni pastello bianchi e azzurri, ai fiori e alle piante che si fanno largo tra una casa e l'altra dentro minuscoli giardini ricordo il vero piacere di passeggiare tra le sue stradine e fermarsi a bere un tè in dei bar che sulla piazzetta principale si affacciano a picco sul mare sopra la minuscola spiaggia del paese.
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    La giornata era stata veramente pesante… un tour de force… non ci restava che una piacevolissima cena con le nostre amiche ed una passeggiata a Tunisi… Quella sera le avances erano ormai più che pressanti ma in verità non riscuotevano il nostro interesse… battute, frecciate, incontri ravvicinati… poi ritorno in hotel e…
    Mi sembra di ricordare che eravamo rientrati un attimo in camera, era un po’ tardi, con la scusa di lavarci i denti… ma, evidentemente crollati, il risveglio avvenne il mattino seguente, ancora vestiti, grazie al richiamo della reception… le due sorelle erano partite alla volta di Milano lasciandoci un biglietto sul comodino: “stupidi… vi auguriamo una buona vacanza”. sad.gif
    Con loro ci saremmo rivisti a Milano più volte, una sana, simpatica e saltuaria amicizia.
    Ma per Max e Francesco l’avventura continuava… transfer a bordo di pullman con direzione Hammamet Hotel Club Les Colombes… cool.gif
    e la storia continua... shifty.gif
     
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  8. baklewa
     
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    aspettiamo con ansia il to be continued ...... dovrei pernsare anch'io a raccontarvi il mio primo approccio con la tunisia..... ma non so se riusciro' ad essere cosi' brava ...... rolleyes.gif
     
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  9. M U R P H Y
     
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    Be' grazie baklewa... la parte che segue forse sarà meno interessante, ma un tantino più divertente e hot
     
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  10. baklewa
     
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    e qui che ti volevo ... Murphy mandrillo w00t.gif
     
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  11. lupenz64
     
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    Infatti,mi stavo ponendo un quesito... fino ad ora ha prevalso l'mmagine dell'Amministratore Incorruttibile (ma chi ci crede )

    mettetevi comodi...inizia lo spettacolo wink.gif
     
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  12. M U R P H Y
     
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    Sesta puntata.
    I nostri protagonisti tornavano quindi ad Hammamet ma questa volta al Club Les Colombes
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    un hotel frequentato da qualche italiano in più dove quindi si auspicava una cucina più vicina ai nostri gusti.
    Il nostro arrivo, al mattino, vedeva una corsa in spiaggia dalla quale mancavano da circa una settimana, se si escludono i velocissimi bagni di Monastir e Djerba durante il tour.
    Il nostro primo incontro in spiaggia fu con due simpaticissimi romani, conosciuti prima di partire per il tour… due goliardici mitomani e millantatori delle più disparate avventure sessuali internazionali.
    Maurizio e Filippo (detto Filippetto), dipendenti di un istituto bancario romano, praticamente il comico principale e la sua spalla, oggetto di battute, figuracce, bicchierate in faccia e così via.
    Durante la nostra assenza dai bar e piscine del trittico di hotel Dar Khayam – Omar Khayam – Les Colombes sostenevano di aver avuto le più incredibili avventure galanti, anche con le donne più insospettabili… per età, avvenenza ecc….
    Contenti loro…
    Il secondo incontro, pomeridiano… tre belle ragazze francesi, di Marsiglia per l’esattezza che si fecerò spazio, quasi a gomitate, per giocare nel nostro gruppo a beach volley in spiaggia…
    Molto simpatiche e disinvolte… terminata la partita, dopo qualche chiacchiera in francese e qualche parola di inglese (per Max) immediato fu l’appuntamento serale post cena nei pressi del consueto spettacolo di animazione.
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    Puntualissime le tre ragazze, erano già tutte agghindate e sedute al tavolino… noi arrivammo con la nostra consueta flemma britannica… cool.gif
    Be’, dopo aver scoperto che erano tre infermiere shifty.gif , le chiacchiere presero subito una piega un po’ strana ovvero la traduzione in francese dei termini volgari, peccato che lo show avveniva ad alta voce proprio in mezzo a clientela belga e francese che, durante lo spettacolo di animazione, lanciava occhiate di fuoco…
    Quindi apprendemmo che cosa era la moule, la chatte, le poisson ecc… poi finalmente ci spostammo al bar, dove sorseggiando il consueto pastis avvenne una sorta di animata discussione tra le tre donzelle, che vide una di loro allontanarsi per futili motivi. mad.gif
    Di lì, assistemmo alla spartizione del bottino (noi) cioè Marie si allontanò con Max e Marie Laure mi invitò a fare una passeggiata in spiaggia wink.gif .
    Devo dire che sfoggiai tutto il meglio del mio francese, passando dalla politica, allo sport alla multiculturalità della Francia… fino ad un monologo su Yannick Noah (famoso tennista) … quando la marsigliese mi stoppò e mi trovai improvvisamente w00t.gif ... ricordo però che non eravamo nella spiaggia libera, ma proprio davanti all’hotel e credo che ancora oggi lo ricordi qualcun altro…
    Il mattino seguente ciascuno ritornò in camera propria: cioè io da una parte e Marie dall’altra che stranamente aveva occupato il mio posto … laugh.gif
    La giornata prevedeva la classica attività natatoria, Max era un istruttore di una squadra giovanile di nuoto ed io un apprendista tuffatore…
    Incrociammo le marsigliesi prima di pranzo, sempre molto attive… poi di nuovo nel pomeriggio… si trattava quasi di un agguato ovunque…
    A dir la verità, quella era la nostra vacanza… forse non è facile da capire, ma il primo viaggio importante di due grandi amici per la pelle e forse non eravamo ancora pronti a separarci per colpa di una donna (cosa che avvenne, però, qualche anno più tardi)… quindi questa sorta di asfissia iniziava ad essere molto pesante. Cioè c'è un tempo per ogni cosa...
    Il mattino si trascorreva al mare oppure in giro ad Hammamet o Nabeul
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    già allora il mare non era particolarmente invitante… mentre il pomeriggio si passava in piscina a fare vasche in uno dei nostri hotel preferiti, ormai eravamo conosciuti…
    La nostra relazione con le marsigliesi cessò il terzo giorno… dopo iniziative un po’ troppo spinte del tipo bagno serale nude in piscina
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    del Les Colombes, con camerieri allupati nascosti dietro le palme, agguati ad ogni angolo, licenziamento di due camerieri che forse avevano esagerato in ristorante con le battute (le chiamavano “poulettes”)…
    Così ebbimo un po’ più di tempo per noi… tra l’altro ci ricordammo che la coppia scoppiata di La Spezia alloggiava all’Hotel Abou Nawas… con trattamento di mezza pensione…
    Decidemmo quindi di andarli a trovare e di invitarli a pranzo, gratis ovviamente… perché eravamo sicuri che nessuno controllasse mai l'accesso al ristorante all’aperto del Les Colombes.
    Infatti, consumato un lauto pasto nella totale indifferenza del personale di servizio, arrivati al momento di alzarci la donna ebbe la malaugurata idea di dare da mangiare ad un gatto user posted image
    che provocò l’avvicinamento di altri due gatti…
    Il marito la riprese… ma lei continuava fino a che si avvicinò quello che credo fosse il responsabile che trovò un po’ di imbarazzo nei due e chiese il numero della stanza…
    Max ed io indifferenti, con una scena del tipo: ah! Noi non li conosciamo affatto questi due! Si sono seduti qui… ma…
    Inutile dire che avevano fatto una figura di m….., pagato il pranzo a prezzo da esterno, un piccolo capitale, e una lite che non sto a raccontarvi… ci salutammo lì per l’ultima volta.
    Con le francesi ci salutavamo a mala pena… sebbene il provvedimento di allontanamento forzato non era poi gradito a tutti, ricordo che in fondo mi piaceva quella Marie Laure… ma quel pomeriggio una escursione cambiò di nuovo la nostra vacanza…
    Alle ore 17.00 si partiva per il locale bagno turco, hammam ed una nuova esperienza stava per iniziare, come una nuova piacevole conoscenza che avrebbe stravolto ancora una volta il nostro rilassante soggiorno.
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    segue

     
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  13. M U R P H Y
     
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    Settima puntata
    Un gruppetto di turisti, guidati dal solito organizzatore locale di escursioni con gli occhietti tintinnanti, si muoveva verso l’Hammam, esterno alle strutture alberghiere… dopo un quarto d’ora di strada circa si arrivò di fronte ad un portone user posted image
    Sul posto arrivarono poco dopo altri turisti europei alloggiati negli alberghi vicini.
    L’ambiente interno era piuttosto semplice e spartano, e molto spartani erano i massaggiatori… veri e propri wresler non rispetto al fisico, ma nelle chiavi articolari che ti spezzavano le ossa.
    Si iniziò con il classico bagno turco, a sudare sette camice in questo ambiente molto mistico… parecchi mosaici alle pareti con decorazioni, uomini e donne insieme… un caldo asfissiante… per noi era una esperienza divertente ed unica nel genere.
    Immersioni nelle vasche di acqua caliente e sudate memorabili…
    Poi si passò alla strigliatura… ahi! ahi! ahi! blink.gif
    Una spugna di crine, credo, passata senza il minimo tatto sulla pelle da un omino sottile tutto nervi e tendini… che sfregava, sfregava, sfregava fino a raschiare quasi le ossa.
    Terminata la sfregatura ecco la tortura, ovvero il famoso massaggio composto da mazzate e chiavi articolari… infatti, un altro omino mi piegò e ripiegò come un fazzoletto, un vero e proprio allenamento per contorsionisti… al quale potevi chiedere pietà battendo la mano in terra… wacko.gif
    Infine, un massaggino più piacevole.. al viso, alla cervicale, alla testa… troppo breve però.
    Ultima tappa una stanza fresca con tappeti in terra dove gustare sdraiati in assoluto relax un tè bollente alla menta e… fu lì che il mio sguardo incrociò quello di una bella ragazza nordica, che ricambiò la mia attenzione e che conobbi dopo pochi… secondi, era Louise da Londra, cassiera alla Barclays Bank.
    Lei si trovava in vacanza insieme ad una amica, meno avvenente ma molto simpatica, Joan, ed alloggiavano all’Hotel Omar Khayam ovvero a poche decine di metri dal nostro…
    Fissammo subito un appuntamento serale. cool.gif
    Tornando all’hammam… l’esperienza fu indimenticabile (ripetuta poi spesso in ogni mio viaggio successivo), ricordo che l’intero trattamento durò più di due ore… uscimmo da lì come nuovi, pieni di energia positiva, rigenerati e felici di questo ennesimo esperimento.
    Arrivò il momento di incontrare le due giovani inglesi… che si presentarono all’appuntamento sfoggiando il classico gusto anglosassone: completini a pois più o meno grandi e borsette di dimensioni più che ridotte… forse era meglio il costume del pomeriggio… wink.gif
    Però Louise era proprio una bella ragazza, alta, bionda occhi celesti… dai modi splendidamente delicati e gentili… a parte il vestito di carnevale, non riuscì a resisterle. wub.gif
    Max fu quasi obbligato ad accompagnarsi a Joan, considerato che le due erano, quasi, inseparabili ma per un amico questo ed altro. unsure.gif
    Quella sera si rischio un incidente diplomatico internazionale, perché decidemmo di andare alla discoteca del Les Colombes dove le simpatiche marsigliesi appena adocchiati in compagnia, prima si fecero vicino prendendoci in giro per il look delle due nostre nuove amiche (per la serie, ma dove le avete raccattate queste due? Avete visto come si vestono? Non vi vergognate?) poi approfittarono di un po’ di calca nella pista per mollare alle due ignare ragazze qualche spintone ben assestato tanto che fummo costretti ad una ritirata strategica.
    Be’ inutile dire che quella sera nacque un amore e per Max un sacrificio.
    continua
     
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  14. Lella78
     
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    e beh??? il resto MURPHY??? dove lo lasci??
     
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  15. M U R P H Y
     
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    Ottava ed ultima puntata.
    Era quindi iniziata una bella storia italo-inglese, anzi due… una sentimentale ed una più comica… laugh.gif
    Tutto era molto rilassante anche perchè riuscivamo comunque a conservare il nostro tempo libero grazie all’alloggiare in due hotel diversi, e a vivere in scioltezza questa simpatica storia vacanziera... quindi il mattino vita da spiaggia o da medina
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    il pomeriggio piscina insieme, la sera in giro per spettacoli in compagnia.
    Durante il nostro lungo soggiorno avevamo sviluppato un rapporto di reciproca simpatia con i camerieri del Les Colombes, ragazzi giovani come noi tutti studenti universitari in Francia che approfittavano delle vacanze estive per lavorare e guadagnare qualcosa.
    Ragazzi colti e moderni che forse ogni tanto perdevano la misura nello scherzo come i due disgraziati camerieri di sala licenziati a causa di battute poco gradite dalle nostre amiche marsigliesi… blink.gif però dei gran burloni. laugh.gif
    L’ultima settimana trascorse piacevolmente ma con poche scoperte, tranne le costanti visite alla medina di hammamet, la gita in battello e poco altro…
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    Procedeva il bel rapporto con Louise che mi prendeva sempre più tempo nel corso della giornata, mentre Max cercava in ogni modo di sfuggire a quella piovra di Joan con risultati alterni… wacko.gif
    L’unica cosa che non gradivo di Louise, ricordo, era l’esibizione del proprio “boy-friend” italiano alle numerose connazionali che si incontravano durante le passeggiate in spiaggia ed i commenti che immaginavo un po’ da bar (da pub) che ne seguivano… dry.gif parlavo inglese ma lo slang londinese non era il mio massimo.
    Tenerezze, baci e carezze… era finita la nostra terza settimana di soggiorno e la vacanza delle nostre amiche inglesi. sad.gif
    Ricorderò a lungo quella serata trascorsa insieme… terminata il mattino seguente con il loro volo per Londra.
    Lo ricorderà anche Max che, durante la nostra assenza, dovette trascorrere l’intera notte nella hall dell’hotel insieme a Joan tra baci e barzellette dall’humor incomprensibile…
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    Grandi promesse tra me e Louise, quelle di un colpo di fulmine internazionale… sarebbero seguite lettere di fuoco, salatissime telefonate e sicuramente un incontro… la passione era molto forte e noi così diversi… wub.gif
    Louise e Joan partirono al mattino presto… il nostro arrivederci fu molto passionale, un abbraccio infinito…
    Tornammo in camera, un po’ sfiniti e con un grande senso di vuoto (avevamo motivi differenti)… una di sorta di improvviso calo di tensione con crollo finale.
    Mi sono dimenticato xò un particolare molto importante:
    eravamo partiti da Torino con un pacchetto di soggiorno di una settimana + volo a/r, eravamo riusciti a spostare il volo due volte, ma tra soggiorno, tour, soggiorno, pastis, gite, avventure… forse non avevamo fatto bene i calcoli rispetto alle prenotazioni alberghiere e soprattutto alla disponibilità economica…
    Morale dalla vacanza prevista di una settimana eravamo arrivati a tre e mezza ed anche i soldi non erano più granchè, di questo ci eravamo spesso confidati con i nostri amici, tra cui i receptionist del Les Colombes…
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    ovvero rimanevano scoperti tre giorni e due notti. unsure.gif
    Non ci crederete… ma quella stessa mattina, giornata in cui in qualche modo avremmo dovuto lasciare la stanza, mentre riposavamo, piombò in camera un signore che gesticolando urlava “Polizia, polizia! Sveglia, cosa state facendo! Italiani! Giù dal letto! Polizia! Ecc…”
    Be’ dopo un po’ di confusione, soprattutto a causa del nostro stato confusionale, si comprese che era il Direttore del Les Colombes che svelato lo scherzo ci informava che la direzione (venuta a sapere del nostro problema) aveva deciso di offrire a questi due simpatici italiani i due pernottamenti restanti prima della nostra partenza!
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    Che dire, non ce lo aspettavamo… felici e contenti di aver risolto un problema, tutto sommato non affrontato seriamente fino all’ultimo, ringraziammo il Direttore e scesi nella hall trovammo diversi sorrisi ad attenderci, quelli dei simpatici dipendenti del Les Colombes.
    Trascorremmo questi ultimi giorni in assoluto relax, con pranzi molto molto leggeri e cenando in ristorantini accanto all’albergo.
    Uno per tutti, l’ultima sera del nostro soggiorno, un po’ esausti da cucina tunisina e soprattutto internazionale (di stampo tedesco sick.gif )… decidemmo di mangiare piatti italiani… w00t.gif
    Quindi la scelta (la scelta...) cadde su spaghetti al pomodoro e pizza alla diavola…
    Be’ vi consiglio di evitare questa follia... posso dire che il proprietario del ristorantino mi permise di cucinare gli spaghetti al dente, ma il pomodoro era la harissa! cry.gif
    La pizza alla diavola era non piccante ma un vero e proprio vulcano in eruzione, grazie alla solita harissa.
    Ci mancava solo questa per chiudere una vacanza stupenda, vissuta con totale serenità, senza vincoli di alcun tipo ed in compagnia di un amico vero.
    La Tunisia… non è soltanto una metà a buon mercato, ma l’Africa a due ora da casa… un paese affascinante, molto bello, ricco di arte, cultura e storia.
    Il suo popolo semplice e orgoglioso.
    Molto vera e disponibile la gente, soprattutto gli abitanti delle località lontane dal turismo di massa ma anche ad Hammamet la naturale simpatia ed il gesto del personale del Les Colombes lo ricorderò a lungo.
    Serve senso di adattamento, comprendere che gli usi e costumi, gli standard abitativi sono differenti da quelli a cui siamo abituati e lasciarsi un po’ andare… al dialogo, al sorriso, agli imprevisti della vita.
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    Ecco partire il volo per Torino
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    arrivederci Tunisia, per fortuna è stata la prima di tante altre volte fino ad oggi.
    E per il forum… arrivederci a... “La mia Londra”. wink.gif
     
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34 replies since 3/10/2005, 21:41   1063 views
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