San Vito lo Capo

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    Ciao a tutti sono nuovo.... volevo aggiungere un mio post della mia piccola cittadina su questo forum.

    Il paese è piccolo ma merita v'invito a visionare la seguente home page per capire di cosa si tratta.

    www.couscousfest.it.



    ciao a tutti peppe.
     
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  2. Taipan
     
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    Eccome se merita... San Vito lo Capo è magica!

    Benvenuto Peppe :)
     
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  3. baklewa
     
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    benvenutissimo ..... mamma che bontà .....
     
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  4. M U R P H Y
     
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    Bet... hai tirato la pietra e nascosto la mano...
    Sarebbe interessante per tutti apprendere qualcosa di più circa San Vito lo Capo ed il CousCous Festival.
    Non ti pare?
     
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  5. M U R P H Y
     
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    Nell'attesa che Bet oppure che qualcun altro conoscitore di San Vito lo Capo si faccia vivo, mi permetto di fornire qualche indicazione di massima su questa stupenda località italiana.

    Il territorio

    Da Valderice a Custonaci, da San Vito Lo Capo a Buseto Palizzolo, e parte di Trapani, sino alle pendici del monte Erice. Quest’area è conosciuta come “Agro Ericino” ed è rinomata sugli scenari turistici mondiali per la varietà di suggestioni e la ricchezza del patrimonio storico e culturale che la caratterizza.
    Sul mare svettano sull’orizzonte le Isole Egadi, meta turistica ricercata sia per la bellezza incontaminata dei suoi fondali, che per la pesca del tonno.
    A Favignana, il cui nome è legato al vento Favonio, si rinnova ogni anno in primavera il rito antico della mattanza. Palazzo Florio, l’antica Tonnara, il forte antico di Santa Caterina sono solo alcuni dei suoi gioielli, il fascino indiscusso delle sue cale e spiaggette completa uno scenario di grande suggestione.
    Levanzo, la più piccola delle Egadi, è conosciuta per la grotta del Genovese, contenente incisioni rupestri di figure antropomorfe risalenti al Neolitico ed altri graffiti del Paleolitico superiore.
    Marettimo, la più montuosa e selvaggia, è conosciuta per la buona cucina locale, per i fondali marini, per le grotte dai nomi curiosi e per le pittoresche case basse fatte di tufo bianco.
    Ad Oriente si profila il monte Cofano, dove è possibile visitare l’omonima riserva naturale orientata.
    Erice, borgo medievale con radici che risalgono agli antichi Elimi, accoglie più di sessanta chiese tra cui quelle di San Martino, San Giuliano, San Giovanni Battista, San Michele.
    Proseguendo si giunge a Custonaci, meta ideale per escursioni di interesse storico e naturalistico. Poco distante si può visitare la grotta di Scurati, dentro la quale è stato creato un vero e proprio villaggio, con case e stradine, servito come rifugio antiaereo durante la seconda guerra mondiale ed oggi sede di un suggestivo Presepe Vivente.
    Proseguendo si giunge a Buseto Palizzolo, piccolo paese agricolo, formato da frazioni e contrade e Casale di Erice fino al 1950. Singolari le case-fortezza così come i bagli che testimoniano l’origine feudale della popolazione.
    Regala al turista numerose suggestioni anche Scopello, località turistica nota soprattutto per la limpidezza del suo mare e per la posizione al margine della riserva naturale dello Zingaro.

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    Lo Zingaro si estende per circa 7 chilometri, tra Scopello e San Vito Lo Capo, prima riserva naturale istituita dalla regione (1981).
    Situato in splendida posizione, tra dolci colline dai colori ocra e rosso bruno che formano un piacevole contrasto con le infinite tonalità di verde, il Parco Archeologico di Segesta è dominato dalla mole dell'elegante tempio dorico. L'antica Segesta, fondata probabilmente dagli Elimi, come Erice, diviene ben presto una delle principali città del bacino mediterraneo di influenza ellenistica e, nel V sec. è la più grande rivale di Selinunte.
    Il nome di Selinunte deriva dal greco Sèlinon, termine con cui veniva designato l'appio, (prezzemolo selvatico che emana un intenso profumo), che cresceva abbondante nella zona e che compare sulle prime monete coniate dalla città.
    Mozia è un'antica colonia fenicia fondata nell'VIII sec. A.C. su una delle quattro isole della laguna dello Stagnone, l'isola di San Pantaleo (nome datole in periodo alto medievale da monaci basiliani trasferitisi sull'isola). Il nome di Motya, probabilmente dato dagli stessi Fenici, significherebbe filanda e sarebbe collegato alla presenza di stabilimenti per la lavorazione della lana, qui impiantati.

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    La gastronomia

    Nella provincia di Trapani la varietà di piatti è ricca di prodotti, spezie e profumi che testimoniano quanto l'isola si sia, da secoli, trovata al centro di mire e attenzioni di popoli di ogni dove. Le tante dominazioni hanno lasciato monumenti e ruderi a ricordo del loro splendido passato, segnato il paesaggio con le colture introdotte e seminato tracce in abitudini e modi di vita, facilmente riscontrabili ancora ai giorni nostri soprattutto in cucina. Un passato così ricco non poteva che lasciare in eredità un panorama variegato di testimonianze e la gastronomia non è da meno. La cucina locale è degnamente conosciuta per le varie e saporite pietanze a base di pesce ed è stata favorita non solo dalla stretta vicinanza al mare, ma anche dall’influsso degli arabi.

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  6. manu78
     
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    Giusto per la cronaca il Cous Cous Fest è stato vinto dalla Costa d'Avorio. Se trovo in rete le ricette dei piatti in gara le posto nella sezione cucina :D
     
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  7. M U R P H Y
     
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    Ecco uno slideshow di San Vito Lo Capo
    (e Trapani)!





    Davvero molto bello!!

     
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  8. M U R P H Y
     
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    Cous Cous Fest 2010

    Vittoria a Tunisia e Italia

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    La Tunisia è il paese vincitore del premio, offerto da Electrolux Professional e assegnato dalla giuria tecnica della tredicesima edizione del Cous Cous Fest, il festival internazionale dell’integrazione culturale di San Vito Lo Capo. La ricetta di cous cous di agnello, preparata dagli chef Hajer Arouie e Msoughi Alì (nella foto) è stata infatti la più votata tra quelle presentate dai nove paesi in gara, Algeria, Costa d'Avorio, Francia, Israele, Italia, Marocco, Senegal e Tunisia, secondo il giudizio tecnico della giuria, formata da dieci giornalisti, chef ed esperti di cucina internazionali e guidata da Edoardo Raspelli. I due chef vincitori parteciperanno ad un corso di cucina professionale Electrolux Professional presso l'Innovation center di Pordenone.
    La ricetta, con agnello e ceci, uva sultanina, uva passa, peperoni, patate, zucchine e pomodoro, ma anche peperoncino e curcuma è, secondo la motivazione della giuria tecnica, “un piatto armonioso e opulento con qualche garbato elemento innovativo a formare un eccellente cocktail di colori e sapori”.
    La Tunisia si è imposta sugli altri partecipanti a larghissima maggioranza “soprattutto per la saporosità, la ricchezza e la tradizione su cui si è innestata la presenza di elementi meno consueti”. La premiazione è avvenuta nella gremita piazza Santuario di San Vito Lo Capo alla presenza del Ministro della salute Ferruccio Fazio, il presidente della Provincia di Trapani, Mimmo Turano e il sindaco di San Vito Lo Capo, Matteo Rizzo. La delegazione vincitrice è stata premiata da Nicolò FIlingeri, direttore generale di Banco di Sicilia-Unicredit Group.


    Il premio giuria popolare, offerto da Premiati Oleifici Barbera, è andato invece all’Italia. La ricetta, cous cous con “buzzunaglia” di pesce e fiori di mare, presentata dai sanvitesi Antonella Pace, Vito Miceli e dal palermitano Ivan Scebba (nella foto insieme al presidente di giuria Edoardo Raspelli e Reina Moncada, showgirl), ha conquistato il palato della gente comune che ha apprezzato una ricetta della tradizione marinara trapanese che valorizza ingredienti ormai trascurati dalla cucina moderna, come le uova dei più diffusi pesci da zuppa ma anche l’anemone di mare fritto.
    E’ andato invece alla Francia, rappresentata da Jean Francois Haloin e Roger Hennequin, il premio per la migliore presentazione del piatto, offerto da San Pellegrino “per una coreografia particolarmente raffinata con contrapposizioni cromatiche e uso di elementi floreali: un piatto si presentava armonioso per l’insieme di rotondità e forme allungate che davano vita ad un bellissimo quadro”.
    Il Cous Cous Fest prosegue fino a domani tra degustazioni, laboratori gastronomici, incontri e concerti.
     
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7 replies since 24/4/2008, 17:38   422 views
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