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Ciao a tutti sono nuovo.... volevo aggiungere un mio post della mia piccola cittadina su questo forum.
Il paese è piccolo ma merita v'invito a visionare la seguente home page per capire di cosa si tratta.
www.couscousfest.it.
ciao a tutti peppe.. -
Taipan.
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Eccome se merita... San Vito lo Capo è magica!
Benvenuto Peppe. -
baklewa.
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benvenutissimo ..... mamma che bontà ..... . -
M U R P H Y.
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Bet... hai tirato la pietra e nascosto la mano...
Sarebbe interessante per tutti apprendere qualcosa di più circa San Vito lo Capo ed il CousCous Festival.
Non ti pare?. -
M U R P H Y.
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Nell'attesa che Bet oppure che qualcun altro conoscitore di San Vito lo Capo si faccia vivo, mi permetto di fornire qualche indicazione di massima su questa stupenda località italiana.
Il territorio
Da Valderice a Custonaci, da San Vito Lo Capo a Buseto Palizzolo, e parte di Trapani, sino alle pendici del monte Erice. Quest’area è conosciuta come “Agro Ericino” ed è rinomata sugli scenari turistici mondiali per la varietà di suggestioni e la ricchezza del patrimonio storico e culturale che la caratterizza.
Sul mare svettano sull’orizzonte le Isole Egadi, meta turistica ricercata sia per la bellezza incontaminata dei suoi fondali, che per la pesca del tonno.
A Favignana, il cui nome è legato al vento Favonio, si rinnova ogni anno in primavera il rito antico della mattanza. Palazzo Florio, l’antica Tonnara, il forte antico di Santa Caterina sono solo alcuni dei suoi gioielli, il fascino indiscusso delle sue cale e spiaggette completa uno scenario di grande suggestione.
Levanzo, la più piccola delle Egadi, è conosciuta per la grotta del Genovese, contenente incisioni rupestri di figure antropomorfe risalenti al Neolitico ed altri graffiti del Paleolitico superiore.
Marettimo, la più montuosa e selvaggia, è conosciuta per la buona cucina locale, per i fondali marini, per le grotte dai nomi curiosi e per le pittoresche case basse fatte di tufo bianco.
Ad Oriente si profila il monte Cofano, dove è possibile visitare l’omonima riserva naturale orientata.
Erice, borgo medievale con radici che risalgono agli antichi Elimi, accoglie più di sessanta chiese tra cui quelle di San Martino, San Giuliano, San Giovanni Battista, San Michele.
Proseguendo si giunge a Custonaci, meta ideale per escursioni di interesse storico e naturalistico. Poco distante si può visitare la grotta di Scurati, dentro la quale è stato creato un vero e proprio villaggio, con case e stradine, servito come rifugio antiaereo durante la seconda guerra mondiale ed oggi sede di un suggestivo Presepe Vivente.
Proseguendo si giunge a Buseto Palizzolo, piccolo paese agricolo, formato da frazioni e contrade e Casale di Erice fino al 1950. Singolari le case-fortezza così come i bagli che testimoniano l’origine feudale della popolazione.
Regala al turista numerose suggestioni anche Scopello, località turistica nota soprattutto per la limpidezza del suo mare e per la posizione al margine della riserva naturale dello Zingaro.
Lo Zingaro si estende per circa 7 chilometri, tra Scopello e San Vito Lo Capo, prima riserva naturale istituita dalla regione (1981).
Situato in splendida posizione, tra dolci colline dai colori ocra e rosso bruno che formano un piacevole contrasto con le infinite tonalità di verde, il Parco Archeologico di Segesta è dominato dalla mole dell'elegante tempio dorico. L'antica Segesta, fondata probabilmente dagli Elimi, come Erice, diviene ben presto una delle principali città del bacino mediterraneo di influenza ellenistica e, nel V sec. è la più grande rivale di Selinunte.
Il nome di Selinunte deriva dal greco Sèlinon, termine con cui veniva designato l'appio, (prezzemolo selvatico che emana un intenso profumo), che cresceva abbondante nella zona e che compare sulle prime monete coniate dalla città.
Mozia è un'antica colonia fenicia fondata nell'VIII sec. A.C. su una delle quattro isole della laguna dello Stagnone, l'isola di San Pantaleo (nome datole in periodo alto medievale da monaci basiliani trasferitisi sull'isola). Il nome di Motya, probabilmente dato dagli stessi Fenici, significherebbe filanda e sarebbe collegato alla presenza di stabilimenti per la lavorazione della lana, qui impiantati.
La gastronomia
Nella provincia di Trapani la varietà di piatti è ricca di prodotti, spezie e profumi che testimoniano quanto l'isola si sia, da secoli, trovata al centro di mire e attenzioni di popoli di ogni dove. Le tante dominazioni hanno lasciato monumenti e ruderi a ricordo del loro splendido passato, segnato il paesaggio con le colture introdotte e seminato tracce in abitudini e modi di vita, facilmente riscontrabili ancora ai giorni nostri soprattutto in cucina. Un passato così ricco non poteva che lasciare in eredità un panorama variegato di testimonianze e la gastronomia non è da meno. La cucina locale è degnamente conosciuta per le varie e saporite pietanze a base di pesce ed è stata favorita non solo dalla stretta vicinanza al mare, ma anche dall’influsso degli arabi.
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manu78.
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Giusto per la cronaca il Cous Cous Fest è stato vinto dalla Costa d'Avorio. Se trovo in rete le ricette dei piatti in gara le posto nella sezione cucina . -
M U R P H Y.
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Ecco uno slideshow di San Vito Lo Capo
(e Trapani)!Davvero molto bello!!
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