Torino

città concreta e misteriosa

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  1. tahyde
     
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    ho avuto occasione questo fine settimana di andare a torino e respirare quindi la città nella sua atmosfera olimpica.
    devo dire che dalle ultime volte che ci son stata, fra cantieri e lavori in corso ho trovato tutto come doveva essere in perfette tempistiche di efficienza: strade sistemate,metro funzionante, ripulita generale alla città e molti molti colori che rendevano più allegro il rigore austero che la contraddistingue.
    già dal viaggio in treno si capiva che la quantità di gente trovata sarebbe stata cospicua...e così è stato...
    a parte il delirio nei parcheggi, sicuramente in centro l'affluenza era tale da creare ingorghi non indifferenti, quasi superiori a quelli del carnevale veneziano..considerando poi che le dimensioni delle piazze e delle strade non sono paragonabili!
    luci colorate, fuochi d'artificio,festoni, stand e palchi nelle piazze, per non parlare delle premiazioni in diretta in piazza castello visibili dai megaschermi e davvero emozionanti, nonostante non fosse solo l'italia la protagonista..
    anzi, proprio quest'atmosfera cosmopolita rende per me gioiosa e affascinante l'atmosfera, che si respira internazionale ovunque..dalle bandiere che incroci per le strade, dalle lingue che senti parlare, alla fiera esibizione della propria nazionalità nel sano contesto dello sport.
    oltretutto sabato c'è anche stata la notte bianca, quindi la festa si è raddoppiata e la città è stata piena e viva come un'uovo fino le 4 del mattino, grazie alle manifestazioni per le strade, ai concerti in piazza (sabato c'era paolo conte, ma i prossimi giorni i grandi nomi continuano, soprattutto per i fortunati che hanno trovato biglietti gratuiti per l'accesso)ai musei e ai negozi aperti ovunque....
    per chi fosse interessato sappiate che sabato prossimo la notte bianca si ripete..consiglio di approfittarne!

    Torino quindi mi è proprio piaciuta in questo contesto..."gioiosamente" raffinata.

    Edited by tahyde - 21/2/2006, 01:45
     
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  2. M U R P H Y
     
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    Cerimonia di Chiusura all’insegna del Carnevale

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    Una festa piena di gioia, per celebrare il successo dei Giochi e le vittorie degli atleti, con un sottile velo di tristezza per un evento che si conclude.
    Si presenta così la Cerimonia di Chiusura di Torino 2006 in scena allo Stadio Olimpico, un grande spettacolo che avrà come tema dominante il Carnevale.
    E’ infatti il weekend in cui tutta l’Italia si mette in maschera e proprio questa festa dalle radici italiane sarà il filo conduttore della serata.

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    Lo show, ideato e diretto da Daniele Finzi Pasca, regista, autore, coreografo, clown tra i più stimati a livello internazionale per le sue performance teatrali ispirate al mondo circense, combinerà la fantasia e i colori del Carnevale con i suoni e le figure tipiche del circo e della Commedia dell’Arte.
    I momenti protocollari della cerimonia si alterneranno a quelli più informali e irriverenti propri del Carnevale.

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    Entrano in scena così i clown, gli esploratori delle nevi, la sirena, interpretata da Valeria Marini, la Corte del Carnevale, guidata dal re e dalla regina, e i Mascheroni del Carnevale di Viareggio.

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    Ed ecco anche un omaggio a Federico Fellini, visto che sono stati utilizzati sei costumi originali del film “I Clowns” del maestro riminese, creati dal Premio Oscar Danilo Donati.
    Anche il pubblico viene coinvolto.
    Come nella Cerimonia di Apertura, agli spettatori è stato distribuito un kit con maschere da angelo e da diavolo e con un naso rosso che si illumina.
    Tutti sono invitati ad indossarli, compresi i capi di stato e di governo e gli altri vip della tribuna d’onore.
    “Vedremo come reagiranno a questo scherzo” sorride Finzi Pasca.
    Quanto avviene in occasione della parata degli atleti, che questa volta sfilano tutti insieme e non divisi per nazione, preceduti dai vessilli di tutti i paesi partecipanti.
    Il portabandiera azzurro sarà Armin Zoeggeler, oro nello slittino.

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    Molto lo spazio poi per i ricordi: in scena vecchie Fiat Cinquecento, Vespe, furgoncini Ape e Lambrette, da cui escono tanti personaggi vestiti da Arlecchino e Pulcinella.

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    I momenti ufficiali prevedono la cerimonia di premiazione della 50 chilometri di fondo (è una novità, mutuata dall’esempio di Atene 2004, quando venne premiata la maratona), i discorsi di chiusura dei Presidenti del Cio, Rogge, e del Toroc, Castellani, e il passaggio della bandiera olimpica dalle mani del sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, al suo omologo di Vancouver, Sam Sullivan.

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    Inizia quindi il segmento di otto minuti, presentato dal Vanoc, il Comitato Organizzatore di Vancouver 2010.

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    I protagonisti sono quindi il tenore Ben Heppner, che canta l’inno azionale canadese, e la giovane rockstar canadese, Avril Lavigne.

    Altro momento ufficiale lo spegnimento del braciere olimpico: con Andrea Bocelli sul palco, entrano nello stadio 400 ancelle con in mano una lanterna.

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    Il loro soffio porta allo spegnimento contemporaneo del calderone.
    Poi via al gran finale con l’aurora boreale, le fontane pirotecniche, le performance live di due star del calibro di Ricky Martin ed Elisa e i fuochi d’artificio.

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    di Filippo Bonsignore
    Fonte Torino 2006.org



    MEDAGLIA D'ORO A TORINO

    Ha vinto la citta'.
    Sul podio piu' alto dell'Olimpiade che si chiude sale senz'altro Torino.
    Era la medaglia piu' difficile, quella tante volte messa in dubbio alla vigilia di una gara estenuante e che s'e' man mano colorata d'oro in vista del traguardo.

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    E con la citta' hanno vinto i suoi abitanti, usciti quasi subito dal clichet di scetticismo con cui venivano dipinti per vivere i Giochi, viverli davvero, insieme con gli atleti, con il mondo intero che e' venuto a Torino a celebrare l'Olimpiade. Per una festa grandiosa.

    ''Passion lives here'', recita lo slogan che campeggia ancora in rosso sui muri degli impianti e nei luoghi deputati delle celebrazioni, dalla Medal Plaza in Piazza Castello, a San Carlo, Porta Nuova, il Lingotto.
    E la passione ha vinto.

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    Fonte La Stampa Web
     
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  3. tahyde
     
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    è stata davvero emozionante questa cerimonia di chiusura, dispiace davvrero si sia spento il braciere olimpico e questa condivisione gioiosa e pacifica della passione per lo sport nel mondo, nella cornice di una città che sicuramente ha retto con onore l'onere di una manifestazione così importante e corposa.
    grazie torino
     
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  4. M U R P H Y
     
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    Uno spettacolo unico, entusiasmante e completo.
    Credo che questa edizione dei giochi invernali sarà ricordata a lungo ovunque ma soprattutto a Torino che è stata per due settimane al centro dell'attenzione mondiale.

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    Una città che ha stupito soltanto chi non la conosceva, perchè i torinesi saranno riservati ma conoscono bene le potenzialità di quella che è stata l'antica capitale d'Italia.

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    Adesso che il braciere olimpico si è spento, mi auguro di cuore che inizi un nuovo corso per Torino che venga finalmente proiettata in quell'ambito turistico che le spetta per le bellezze artistiche e naturali cui è ricca.

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    Una ripresa economica indispensabile per i torinesi che spesso hanno sofferto le iniziative, le fortune e le sfortune di un settore industriale ormai in fase terminale.
    Viva Torino che possa volare sempre più in alto!


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  5. M U R P H Y
     
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    PARALIMPIADI DA SOGNO:
    GRAZIE TORINO


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    A Torino la primavera è arrivata con due giorni d' anticipo.
    La cerimonia di chiusura delle Paralimpiadi invernali, la sera del 19 marzo 2006, ha portato infatti su Torino il profumo dei fiori e il calore del sole.
    Un prolungamento della bella stagione olimpica vissuta dal capoluogo piemontese negli ultimi due mesi.
    "In poche settimane la città è passata dal grigiore della sua storia industriale ad una nuova epoca", afferma il regista dello spettacolo di chiusura, Roberto Tarasco.
    La primavera, intesa come passaggio dalle giornate fredde e buie a quelle tiepide e frizzanti, è quindi una metafora perfetta per descrivere la parabola di Torino che verrà raccontata dalla cerimonia sotto forma di fiaba.

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    E’ stato un gran finale, un inno alla vita le Paralimpiadi Invernali di Torino 2006.
    Per dieci giorni hanno offerto esempi di coraggio, integrazione e speranza che hanno commosso ed emozionato tutto il mondo.
    Ed ora che i suoi campioni diversamente abili tornano a casa, lasciano in eredità niente di meno che il soffio tiepido e frizzante della primavera. Una fiaba sulla primavera, musiche, canti, balli.
    Ma anche la sfilata degli atleti accompagnati dai volontari di Torino 2006 e la consegna, da parte del Sindaco di Torino Sergio Chiamparino a quello di Vancouver, Sam Sullivan, della bandiera Paralimpica.

    "In tutto sono stati coinvolti 300 artisti, la maggior parte provenienti dalle compagnie torinesi.
    Un ruolo importante, però, è stato assunto anche dagli atleti in questi giorni impegnati nelle gare che hanno sfilato in mezzo a due ali di folla, in via Roma, tutti insieme dietro alle bandiere delle loro nazioni.

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    Per l' ultima volta, in questa stagione olimpica, la notte è stata illuminata dai fuochi d' artificio che hanno fatto da sfondo all'ultimo concerto di Torino 2006: sul palco dove in queste settimane sono saliti, grandissimi artisti italiani e stranieri si è esibita Patti Smith con la sua band.
    Le sue canzoni sono arrivate subito dopo il coro dei bambini che proporrà 'The Wall', dei Pink Floyd, in un tripudio di luci, colori, suoni ed esibizioni coreografiche.

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    "Nulla sarà più come prima - ha sottolineato il presidente del Comitato paralimpico italiano, Luca Pancalli - perché lo sport non fa differenze. Torino ci lascia un'eredità esaltante, che affronteremo con rinnovato entusiasmo. E nei momenti difficili basterà ricordare un qualsiasi momento di questa appassionante avventura per andare avanti". E allora ecco la primavera che ha fatto "sentire il sole sulla faccia", come recita il testo di una canzone di Madonna cantata da una bambina di nove anni, e che ha illuminato i palazzi storici con fiori di luce.

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    Al termine della cerimonia, un grande spettacolo di fuochi artificiali e la commozione soprattutto dei torinesi che dallo scorso 11 febbraio, giorno di apertura delle Olimpiadi, hanno vissuto l'emozione di sapere che la loro città era al centro del mondo non solo sportivo.

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    Ci tenevo in modo particolare a pubblicare questo post, questa cerimonia di chiusura mi ha emozionato ancor più della più nota e complessa di qualche giorno fa.
    Il risalto dato alla manifestazione non è stato esagerato ma ritengo si tratti di un momento importante per tutti e che meriti grande attenzione.
    Aggiungo: al termine di questa manifestazione svolta per dimostrare che è possibile uno sport senza barriere, è auspicabile sempre più anche un turismo senza barriere ed in assoluto un mondo senza barriere nonché una coscienza comune che metta al bando fanatismi religiosi e politici.

     
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  6. M U R P H Y
     
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    Qualcosa di davvero spettacolare sta caratterizzando la vita della mia amata Torino in questi ultimi tempi...
    Dopo la grande kermesse delle Olimpiadi Invernali ecco il lancio della FIAT 500... un evento unico e non comune.
    Devo dire che mi ha emozionato non poco per la sua spettacolarità ma soprattutto per il ricordo del ruolo e la storia che la FIAT ha avuto in Italia ed in particolare a Torino negli ultimi 50 anni.
    Se vi va... ecco uno stralcio della grande serata in 7 brevi puntate!




    Un grazie va ad Andrea per il suo lavoro.











     
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  7. M U R P H Y
     
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21 replies since 17/10/2005, 17:28   3990 views
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