Un mese in Tunisia.

dal 18/12/2010 al 16/01/2011

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  1. Massimo G.
     
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    Se avete voglia di leggere, vi racconto la mia esperienza del temporaneo trasferimento per un mese in Tunisia.
    (la discussione era partita quì)

    Arrivo in Tunisia il 18/12 giorno in cui inizia l’escalation di avvenimenti che poi hanno portato alla caduta del governo di Ben Alì.

    Il clima era tranquillo e niente faceva presagire quello che sarebbe successo nel giro di poco tempo, tanto da non farmi cambiare idea di rimanere lì per un mese e vivere la quotidianità della capitale nell’intento di capire se un trasferimento definitivo poteva essere compatibile con le abitudini di famiglia e perché no, pensare anche a qualche progetto da sviluppare.
    Dopo qualche giorno di ricerca trovo una casa in affitto (50 Dt/giorno) in uno dei quartieri “bene” di Tunisi, a Nasr-2 e comincia l’avventura: l’appartamento non è grande ed ha poche finestre ma la collocazione dello stabile lo rende interessante, è di fronte al Monoprix (grande supermercato) e vicino c’è la farmacia, la lavanderia, il panificio, la pasticceria, decine di caffè (bar) e sale da thè, tanti ristoranti e piccoli fast-food, altri supermercati nel giro di 500 metri insomma con tutto a portata di mano e soprattutto servita bene dai taxi, per arrivare da casa al centro circa 3,00 Dt equivalenti a circa 1,50 €.

    Le giornate passano a guardare negozi, prezzi, centri commerciali, abitudini della gente, ma anche a contattare e conoscere persone per lo sviluppo della mia attività in loco con visita di vari uffici per richiesta di informazioni utili, compresa la nostra ambasciata e gli uffici della dogana centrale. Tutto procede velocemente, come la vita di una capitale, molto traffico, tanta gente in movimento, centinaia di taxi, turisti da tutte le parti del mondo e negozianti del centro in fibrillazione nel giorno degli arrivi al porto delle navi da crociera.
    Intanto arrivano notizie di manifestazioni pacifiche in qualche paese del sud ed aumenta la preoccupazione anche perché l’ultima settimana del mio soggiorno la trascorrerò da quelle parti per fare partire un progetto insieme ad un amico tunisino conosciuto due anni fà (ma che ho rivisto altre volte per perfezionare il progetto). Parlando con la gente, ma anche con gli amici che ho conosciuto in questi anni, vengo sempre rassicurato e confortato per le mie preoccupazioni, tutti mi dicono di stare tranquillo perché la gente è contro Ben Alì ed il suo regime e che tutti i problemi si risolveranno nel momento in cui riusciranno a toglierlo dal governo.

    11 GEN Percorrendo la strada che porta a sud tutto sembra tranquillo finchè a Douz non vengo “inghiottito” insieme alla mia macchina da un corteo di giovani manifestanti, l’adrenalina sale per un attimo, ma tutto si risolve con lanci di sorrisi, saluti e con l’apertura di un varco per permettermi il passaggio.
    Meno male… arriviamo in hotel e una calda doccia cancella subito l’accaduto, ma non per molto tempo perché la mattina seguente sentiamo di persone morte e macchine date alle fiamme, anche la caserma della guardia nazionale brucia e non solo a Douz, la stessa cosa viene replicata ad El Faouar, a Zaafrane, a Kebili, questi sono solo i posti che ho visto con i miei occhi, nel tentativo di portare a termine quello per cui mi trovavo lì.
    Per fortuna che ho una buona conoscenza di quei posti, perché un giorno per rientrare da El Faouar a Douz, ho dovuto fare una pista più a sud in fuoristrada, perché era quasi impossibile ma comunque rischioso attraversare i “barrage” sulla strada normale, creati dalle persone che manifestavano.

    14 GEN Arriva la notizia che Ben Alì scappa dal paese lasciandosi dietro una Tunisia in fiamme, con spari e lacrimogeni della polizia sui manifestanti che non si accontentano più di non avere il loro presidente ma non accettano che nessuno del vecchio regime stia al governo.
    Il popolo tunisino a trovato la forza e la dignità di ribellarsi. Ma intanto le notizie che arrivano non sono delle più confortanti e la preoccupazione sale, l’esercito presidia l’intero paese e ordina il coprifuoco, vengono chiusi gli spazi aereo e marittimo e l’unità di crisi tramite sms ci tiene informati con varie notizie.

    15 GEN Oggi sembra ci sia la possibilità che la GNV (Grandi Navi Veloci) parta dal porto di Tunisi quindi la mattina mi precipito verso Tunisi (600 km circa), sulla strada diversi “barrage” di manifestanti, prontamente evitati dalle segnalazioni delle persone stesse del paese che ci indicavano la strada alternativa da fare, stesso scenario in ogni paese che attraversiamo con edifici in fiamme e saccheggi ad opera di persone che approfittano della situazione per rubare, soprattutto merce di genere alimentare, intanto l’unità di crisi ci informa che GNV per motivi di sicurezza non arriverà al porto di Tunisi perché la situazione sta degenerando, ma ormai siamo vicini alla capitale e decido di continuare, la paura aumenta quando dopo il casello autostradale di Tunisi, a circa 10 km dal centro, incontro una marea di gente che saccheggia un deposito alimentare affianco all’autostrada, rallento per evitare di investire qualcuno che fa la spola da destra verso sinistra per trasportare il “bottino” ma quando alcuni di loro, con spranghe di ferro in mano, fanno segno di fermarmi, l’adrenalina sale e spingo il pedale dell’acceleratore al massimo per scappare da quella brutta situazione che per fortuna resta solo un ricordo, arrivo al centro di Tunisi e decido di andare nell’hotel dove sono solito andare sulla Bourguiba, (la via principale del centro) ma prima devo passare i vari check-point dei militari che sono schierati in assetto di guerra, li affronto con molta tensione e la fortuna mi assiste, forse hanno visto la paura stampata sui nostri volti, (con me c’è mia moglie, il mio migliore amico e sua moglie) aprono i varchi per farci passare e due moto della polizia ci scortano/sorvegliano fino a destinazione. Uaaahhuuu…. la scarica di adrenalina ci accompagnerà per un bel pò di tempo. L’hotel è pieno di reporter stranieri ma per fortuna troviamo come sistemarci, intanto un velo di ottimismo aleggia nei nostri pensieri quando con il mio fortunatissimo collegamento ad internet riesco a sapere che la nave della Grimaldi Lines è partita dal porto di Palermo con destinazione Tunisi. La notte passa veloce ad occhi aperti scandita dagli spari delle mitragliatrici e dal rumore assordante degli elicotteri che sorvegliano la città dall’alto.

    16 GEN Sveglia presto per andare al porto ed assicurarci un posto sulla nave che dovrebbe partire alle 10,00 con i soliti attraversamenti dei check-point militari che adesso non ci preoccupano più.
    Una volta al porto, mi accorgo che la nave non è ancora arrivata, ma ci assicurano che arriverà presto per riportarci in Italia. Intanto sempre grazie al mio collegamento ad internet vengo a sapere tramite un forum italiano che altri connazionali sono in hotel ad Hammamet e non sono a conoscenza della partenza della nave, mi faccio dare da chi scrive i loro numeri di telefono e li chiamo per avvisarli.
    La nave lascia il porto di Tunisi alle 17,30 dopo un’estenuante fila alla biglietteria (6 ore in piedi) naturalmente sono contento della nostra partenza ma allo stesso tempo anche triste, perché sono consapevole di aver lasciato un popolo che dopo 23 anni, con molta dignità e coraggio è riuscito a ribellarsi ad un regime che li opprimeva, ma che purtroppo per fare ciò pagherà un prezzo molto alto.

    Edited by Massimo G. - 28/1/2011, 20:22
     
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  2. manu78
     
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    la libertà nn ha mai prezzo Massimo....
    ma i tuoi progetti alla fine?
    tutto fermo? i miei stanno andando avanti..mai come ora è il momento giusto...
     
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  3. Massimo G.
     
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    CITAZIONE (manu78 @ 31/1/2011, 12:47) 
    ma i tuoi progetti alla fine?
    tutto fermo?

    non direi fermi... al momento sono in stand-by, quando mi metto in testa una cosa solitamente la porto a termine, anche se al momento sono tempi difficili anche qui in Italia.
     
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  4. sergio41
     
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    Ciao Massimo finalmente ti si rivede, caspita che avventura ! Per fortuna è andato tutto bene.
    Io sono appena ritornato da Tunisi dove ho passato 4 giorni splendidi con la mia ragazza... l'aria che si respira attualmente è di serenità, tutti sono contenti e felici. Ho saputo che il governo sta facendo molte cose per la popolazione e anche per le forze di polizia alle quali corrisponderà uno stipendio dignitoso in modo da arrestare le estorsioni e la corruzione.
    Penso che tra non molto l'economia ripartirà a gonfie vele.
    Un caro saluto da Sergio ;)
     
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  5. Massimo G.
     
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    CITAZIONE (sergio41 @ 3/2/2011, 17:18) 
    Penso che tra non molto l'economia ripartirà a gonfie vele.

    Ciao Sergio... anche io lo penso, almeno è quello che tutti desideriamo.

     
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4 replies since 28/1/2011, 18:04   105 views
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