Elenco escursioni e servizi a Tabarka

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  1. KUPILAI
     
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    Le escursioni che si possono effettuare dal Mehari Tabarka tramite la Sprintours.

    GIRO DELLA CITTÀ DI TABARKA. Mezza giornata

    Tabarka è un piccolo porto di pesca rinomato per il corallo e l'industria del sughero. Oggi stazione balneare, e annidata su un litorale dove si alternano grandi picchi rocciosi e lunghe spiagge di sabbia fine, ha conservato numerose vestigia fenicie e romane. Il tour vi porterà a vedere i più bei scorci e panorami visitabili...

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    fino al confine algerino...

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    ... poi una visita in città, e se siete fortunati, come è successo a noi, anche dentro al Forte Genovese, “Fort Gènois”, dove al suo interno resiste, perchè lasciata abbandonata, la scenografia interamente in "cartongesso" di un film realizzato da produzione americana.

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    Incluso nella gita anche una sosta in un bar tipico della città a sorseggiare un ottimo (ve lo dico perchè l'ho assaggiato), "shay bi-n-na"c"na"c"... comunemente conosciuto come il famosissimo thè alla menta. Non buono, buonissimo!!!

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    TUNISI, CARTAGINE E SIDI BOU SAID. Intera giornata

    Tunisi non è ricca, ma è fiera. Ha il tono della capitale di Stato e lo esibisce nelle sue animate piazze, nei suoi boulevards, nello stile e nel trionfo di certi palazzi governativi, negli sforzi per tenere pulito e in ordine il salotto buono della città, il boulevard Habib Bourguiba, che dal porto fino all'avenue de France, all'ingresso della Medina, allinea i migliori negozi e le più eleganti caffetterie.
    La grande capitale occidentalizzata con i suoi mostri di cemento, il traffico, il metrò leggero con le lucenti carrozze verdoline, i vialoni di palme e le ambasciate tra i giardini, non ha alcun interesse per chi vuole conoscere il Paese. Bisogna perdersi nella Medina, fra moschee, mederse, tombe, ricche dimore patrizie, miseri tuguri e il dedalo dei souk.
    Nella città vecchia di Tunisi, “madina” in arabo, sopravvive un esempio di agglomerato urbano caratteristico del Magreb, dichiarato patrimonio dell'umanità e preservato con grande cura. I mercati, detti souk, sono per così dire tematici: c'è il souk dei profumieri, el-Attarine, quello delle stoffe, el-Koumach, il vicolo dei sellai, souk el-Sekajine, il souk delle donne che vende roba usata, quello del cotone, della lana, dei tintori, il souk en-Nahas o del rame e così via in un intrico incredibile, multicolore e vociante. Una città nella città, senza veicoli per le dimensioni solo umane delle strade, con improvvise oasi di splendore e di preghiera, in corrispondenza delle bellissime moschee, e luoghi di silenzio e severità presso i mausolei, nella kasbah o nel patio elegante d'una casa di nobili. Aggirandosi per questi vicoli si torna indietro nel tempo, a professioni e mestieri dimenticati: il fabbricante di babbucce, il pellaio, il rigattiere, l'orafo, il ceramista, la venditrice di uova sode, l'acquaiolo. Si scopre la vera essenza del mercato con la sua legge della domanda e dell'offerta, la fatica della contrattazione, l'arte del baratto, le astuzie e gli intrighi che fanno felice l'acquirente, sempre convinto di aver fatto un affare
    Tunisi, oltre a conservare per secoli nel proprio tessuto urbano i pochi resti dei monumenti delle due Cartagini (la punica nel porto militare e la romana nelle grandi terme di Antonino in riva al mare) è importante per il Museo del Bardo. Il Museo di Tunisi raccoglie splendidi mosaici, d'ottima fattura, provenienti dalle abitazioni romane e dalle ville, stanziate in diverse parti della Tunisia.
    I mosaici policromi, rappresentazioni figurate ad ornati geometrici, erano realizzati utilizzando tessere colorate e finissime, incastonate all'interno di sagome chiuse.

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    Cartagine: conosciuta come la "porta verso l’Africa", fu fondata nell’814 a.C. da marinai Fenici provenienti dal Mediterraneo orientale. Il suo impero duro’ 1500 anni, fra prosperita’ e guerre, fino alla totale dissoluzione. Principale rivale di Cartagine fu Roma che nel I secolo a.C. la conquisto’, trasformandola successivamente nella capitale della sua provincia africana. Fu proprio sotto l’Impero romano che Cartagine visse un periodo di grande splendore, arricchendosi di templi, monumenti, teatri e ville sontuose decorate con stupendi mosaici. Le rovine del tardo periodo romano e bizantino sono poi una testimonianza del trionfo del Cristianesimo nell’intero Nord-Africa. Fu solo con l’arrivo dell’Islam che Cartagine cambiò il suo destino, ma la magnificenza delle sue rovine continuano ad affascinare oggi come ieri. Vi ammirerete le vestigia romane e scoprirete anche un quartiere residenziale... E’ a Cartagine che si trova il Palazzo Presidenziale!

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    Sidi Bou Said: è un pittoresco villaggio costiero a pochi chilometri da Tunisi ed è la perfetta riproduzione di un piccolo borgo arabo andaluso. Le sue origini antiche risalgono ai Cartaginesi. L'abitato prese il nome da Bou Said Khalaf el Beji, un uomo che si ritirò in preghiera attorno al 1200. Stupendi i portali damascati con borchie nere e colorati di azzurro così come le finestre e le porte interne. Ai piani superiori delle case sporgono graziose verande in legno lavorato, che fungono da velo protettivo ai raggi solari e che un tempo consentivano alle donne di osservare il mondo esterno senza essere viste. Il tutto è all'insegna di una pulizia ed un decoro che lasciano di stucco. Tutto il borgo è sottoposto a vincolo conservativo e gli abitanti sono obbligati a ridipingere le case nei colori originali. L’usanza vuole questi due colori perché il bianco è il colore che attira meno di tutti gli altri la luce, e quindi il calore che può riproteggersi all’interno. L’azzurro perché si dice tenga lontano gli insetti, infastiditi da questo colore vivo ancor più acceso sotto la luce del sole. La via principale porta dritto al celebre “Café des Nattes” che si trova in tutti i depliants turistici ed immortalato in celebri foto. Qui si può gustare un tè alla menta con pinoli; oppure al meno noto Café Sidi Chabain: dalla sua terrazza si gode di un magnifico tramonto su Tunisi e i suoi dintorni.

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    GITA IN BARCA. Mezza giornata

    La gita è volta a portare a visitare ed esplorare gli splendidi fondali che il golfo di Tabarka e i dintorni posso offrire. E’ dedicata soprattutto a chi è appassionato di immersioni ma è possibile andarci anche senza che uno debba scendere in acqua.
    L’assistenza, una volta prenotata la gita, provvederà a rilasciare una specie di visto (comunque vi diranno precisamente in loco), dato che con la barca si sconfinerà in acque algerine.
    Personalmente non visitato

    DOUGGA E CHEMTOU. Intera giornata
    Dougga: è il sito romano più vasto e meglio conservato della Tunisia. Le origini di Dougga sono preromane e risalgono probabilmente al V sec. a.C.. La città è stata fondata su un'altura e le sue strade sono per questo tortuose e ripide. Probabilmente dal II sec. a.C. era la sede del re numida Massinissa, dal 46 a.C. entrò a far parte della provincia d'Africa e vi fu installato un nucleo di cittadini romani. In epoca imperiale conobbe un periodo di grande prosperità grazie ai suoi commerci e all'agricoltura delle fertili valli circostanti. Al suo apice raggiunse una popolazione di 10.000 persone. In epoca romana conobbe evidenti trasformazioni urbanistiche: moltissimi sono i monumenti pubblici che vennero edificati a spese delle famiglie più abbienti, in una sorta di gara per aumentare il proprio prestigio, così come accadde anche in altre città della provincia. A questo periodo risalgono edifici tipicamente romani: il Foro, il Capitolium, le terme, l'anfiteatro, due archi di trionfo oltre a templi a divinità romane o romanizzate e a lussuose dimore private. La decadenza della città iniziò probabilmente nel VI secolo.
    Personalmente non visitato

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    Chemtou: famosa cava che ha fornito un marmo dorato di una bellezza rara e servito a decorare i più imponenti monumenti pubblici dell' impero romano e attorno alla quale una vera e propria città romana si è sviluppata. Sì visiterà il suo bel museo archeologico dové si potrà percorrere la storia della città del suo popolo, le sue origini, la sua economia, e il mezzo di trasporto del marmo ai quattro angoli dell' impero.
    Personalmente non visitato

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    BULLA REGIA E FERNANA. Mezza giornata

    Bulla Regia: città celebre, ma meno conosciuta di quanto meriti, è la città sotterranea di Bulla Regia: situata nella fertile pianura del Mejerda, nel Nord-Ovest della Tunisia , in una piana ricca, ma torrida, la città fu dotata di splendide case sotterranee dove, fra ricche decorazioni, si poteva godere del fresco della penombra. Significative sono le case del tesoro e di Anfitride e per il notevole interesse architettonico si distinguono i palazzi della caccia e della pesca organizzate intorno a un peristilio centrale. I mosaici più belli sono ora al museo del Bardo a Tunisi, ma solo parte della città è stata scavata, alcuni mosaici anche molto belli sono rimasti in loco. Bulla Regia deve il suo nome alle sue origini numidiche ossia berbere. Benchè il suo tracciato sia rettangolare e caratteristico delle costruzioni romane, le sue case sono uniche e presuppongono una tradizione ereditata dai numidi. Rispettano infatti perfettamente l'architettura romana e le stanze sono organizzate intorno ad un cortile a cielo aperto, il tutto sotto terra!
    Costruzioni aereggiate permettono di mantenere una temperatura fresca durante le giornate calde jn questa regione, conosciuta per le sue estati canicolari.
    Bellissimi sono i mosaici pavimentali, in particolar modo nella casa della caccia, la casa della pesca, la casa di venere marina chiamata casa di anfitriteno, nonchè il suo teatro.

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    Fernana: questa piccola cittadina non è che possa attirare il turista per chissà quale attrattiva e difatti non ha niente cui valga la pena fermarsi. E’ un piccolo borgo che si trova sulla strada per Bulla Regia, si fa una sosta in questo angolo di Tunisia solamente perché le escursioni per Bulla Regia vengono organizzate nel giorno in cui a Fernana c’è il mercato. Un mercato molto rustico, molto caratteristico, ma che di turistico non ha niente. Entrando in questo mercato sembrerà di tornare indietro di secoli; bancarelle sparse, animali in vendita, venditori di tutto e di più, etc…


    Per effettuare fotografie all'interno del Museo del Bardo di Tunisi, alle rovine di Cartagine e alle rovine a Bulla Regia, è necessario pagare un biglietto per l'autorizzazione dal costo di 1 dinaro tunisino.

    Edited by KUPILAI - 3/5/2007, 21:02
     
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