Villaggi Lager o turisti galeotti-volontari ?

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  1. Elyssa
     
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    Non finisco più di stupirmi di quanto il turismo in Tunisia sia cambiato in questi ultimi 15 anni: sia la domanda che l’offerta! Certo è che la formula All Inclusive ha ucciso il turismo curioso, nomade e itinerante per favorire un turismo sedentario e consumistico ( più che una vacanza … una grande “abbuffata” in loco :sick: ).

    La gente che resta in villaggio, riconoscibile per il braccialetto fluorescente, varca a pena e con titubanza il portone d’ingresso dell’ hotel , inquadrata da animatori connazionali e quindi con scarsa probabilità di CONOSCERE gli abitanti del paese ospite. Si moltiplicano infatti i villaggi a gestione esclusiva di un singolo paese : il villaggio tutto italiano, quello solo tedesco, ecc. Delle isole “monotematiche” che rappresentano persino una sorta di percorso inverso all’Europa Unita. Numerosi sono inoltre i Capi Villaggio (non tunisini ) alla loro prima stagione in Tunisia , idem per molti delle diverse equipe di Animazione…. Se chiedete loro dov’è una farmacia vicina all’ hotel, manco lo sanno… figurarsi le tipicità locali!

    Una sorta di colonizzazione “soft” …

    Quello che inoltre non riesco a capire è come si possano trascorrere una o più settimane chiusi in un villaggio (per quanto accogliente possa essere) ammassati intorno ad una piscina (il più delle volte non proporzionata per mq/cliente…) senza farsi cogliere dal desiderio di avventurarsi alla scoperta del luogo.

    Baby dance (e fin qui , niente da dire quando si tratta dei più piccini, va bene tutto basta che siano ben seguiti :)) e poi per gli adulti : danza tribale , spettacolino (Michael Jackson, Moulin Rouge, Cabaret, danze irlandesi,Pinocchio,Peter Pan tanto per citare alcuni spettacoli in voga … ) e giochini vari. Senza dimenticarsi del Bingo! Sovente poi la discoteca del villaggio è aperta solo ai residenti dell’ hotel : out per i locali.
    Ma se questa è la Tunisia, tanto valeva stare a Gardaland e dintorni… che costava pure meno :B): .

    Molti sono i responsabili residenti delle diverse agenzie viaggio (io mi riferisco alla regione di Mahdia, perché la “conosco” meglio) che “allertano” la clientela a non uscire , adducendo ad una più che improbabile pericolosità locale. E questo sin dall’arrivo in aeroporto.
    In un paese dove c’è un poliziotto ogni due abitanti e mezzo …. Mah!

    Certo è che nei souk i venditori quando ti “incollano” non ti mollano più…. Ma c’è talmente tanto da visitare…
    Ricordatevi che è possibile affittare la macchina con autista (se il “point to point “ sulle carte stradali non è proprio il vostro forte) e che esistono dei grandi taxi, dei mini-bus e i “louage” ( taxi in comune per gli spiriti più arditi).

    Sappiate che le gite consigliate sono quelle su cui ci sono delle commissioni…. Per esempio , quanti di quelli che sono stati a Mahdia hanno visitano il Museo cittadino, quello di Salakta (sulla strada per El Jem) oppure il villaggio berbero abbandonato di Takrouna? E ancora quanti sono quelli che conoscono le monumentali rovine romane di Sbeitla, sito archeologico secondo solo a Petra in Giordania? Chi ha viaggiato sul trenino ottocentesco del Bey , la Lézard Rouge, che da Metlaoui attraversa le gole verso le Oasi di Montagna?

    Dal Jazz Festival di Tabarka a quello sinfonico di El Jem (luglio e agosto) a quello delle Oasi a Douz (a fine dicembre) senza dimenticare quello dedicato alla falconeria di Hawaria ( vengono addestrati gli sparvieri , uccelli migratori catturati a fine inverno e rimessi in libertà in autunno) e nelle cui grotte furono girate alcune scene del Paziente Inglese…. il turismo verde del parco naturale di Ichkeul (consigliato da ottobre a marzo)….

    Chi ha avuto l’occasione di ascoltare la musica Malouf, chi ha assistito ad una serata della Hénna, chi conosce il cane Sloughi o il cavallo berbero? :( :wacko: :blink:

    Scusate questo momento “blues”… :cry: ma avevo proprio bisogno di parlarne con qualcuno, a cuore aperto!

    Elyssa

     
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  2. baklewa
     
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    scusate di che?
    GRAZIE Elyssa, che sostieni con queste tue belle parole il mio grido da oltre dieci anni, continuo a sentire turisti che si lamentano della tuinisia ... che hanno il coraggio di dirmi che non c'è nulla da vedere ............ io quasi ormai mi son stancata :(

    un abbraccio
     
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  3. M U R P H Y
     
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    Condivido appieno la tua riflessione Elyssa , descrivi una realtà comume ormai a diverse realtà turistiche. Una vera e propria reclusione in gabbie dorate (che poi di dorato hanno be poco).
    Non riesco a comprendere bene il progetto finale (ritenendo che esista un disegno logico per tutto) e mi fa specie l'invito dei capi villaggio o animatori a non uscire dai vari resort... forse non sono riusciti ad ottenere "commissioni" adeguate con i negozianti locali?
    Ma una parte di responsabilità va anche ai turisti che non battono ciglio a permanere in questi "centri di accoglienza" per una o due settimane. In effetti si potrebbe risparmiare il volo e soggiornare in un villaggio in Calabria o in Puglia (ne esistono di stupendi a buon prezzo) tanto anche da quelle parti si eviterebbe il contatto con l'esterno... Mi pare necessario un imput da parte di tutti per vivere meglio quella che potrebbe essere ben piú di una semplice vacanza ovvero un viaggio che puó lasciarci molto ma molto di piú! Grazie Elyssa per la riflessione.
     
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  4. manu78
     
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    Io invece non so se sono tanto d'accordo...faccio l'avvocato difensore in questo caso!!
    nel senso..provo a spiegarmi ma nn sono sicura del risultato....
    in Tunisia come in ogni angolo del mondo ci sono posti bellissimi da visitare, alcuni più conosciuti e più frequentati da turisti, altri più nascosti e magari conosciuti solo dagli abitanti del posto o cmq da persone che conoscono bene la zona.
    é così anche in Italia...anche in Giappone...anche in Perù...in ogni parte, in ogni paese....per assurdo: vicino a casa mia ci sono paesini bellissimi ma quanti di voi che sono stati ad esempio a Milano li hanno visitati??
    so che quello che sto scrivendo è un pò una provocazione però non mi pare nemmeno giusto "condannare" chi magari può permettersi una sola settimana di vacanza all'anno...e magari in quella settimana ha solo voglia di riposarsi..starsene al sole a leggere un bel libro e per qualche giorno staccare con la propria vita....
    Che poi io condivida o meno questo modo di fare vacanza è un altro discorso..però lo posso benissimo capire!

    Io personalmente qnd sono stata in villaggi tunisini non mi sono mai sentita reclusa..non ho mai trovato animatori o personale del villaggio che mi hanno sconsigliato di uscire...ma forse sono stata io ad essere stata fortunata...

    e poi chi di noi non ha mai sognato almeno una volta nella vita di passare 5/6 giorni spaparanzati sotto una palma, con l'unica fatica fisica ammessa quella di farsi vento...magari ai Caraibi?????
     
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  5. M U R P H Y
     
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    Finalmente un po' di dibattito! Questo forum stava diventando monoteista se non addirittura monotono.
    Dunque cara manu... non vedo condanne di alcun tipo nel prospettare una realtà. Non mi pare che si sia obiettato sul profilo di vacanza scelto da ciascuno, ci mancherebbe altro, ma piuttosto è stato analizzato un trend in maniera molto corretta e realistica. Niente da eccepire rispetto a chi privilegia il relax (detto da uno che ha soggiornato due volte alle Maldive...) o qualsiasi altro aspetto di una vacanza. Quello che personalmente critico è il dolo nell'allontanare i turisti dalla realtà locale badando solo a interessi di misero mercato (e credimi, esistono). Oltre che socialmente ingiusto ritengo sia anche pericoloso provocare un tale distacco. Orde di turisti la cui presenza elude quel rapporto auspicabile di culture diverse. Inoltre, neppure un ritorno monetario per l'economia locale considerato che i numerosi resort, all'interno dei quali trovi ogni bene e prodotto, sono di proprietà di grandi multinazionali. Che senso ha allora vedere tutti questi turisti transitare dagli aeroporti agli hotels con una presenza comunque invadente in un paese con tradizioni ancora importanti.
    Stiamo parlando, ovviamente, in termini generali... ma il problema esiste a prescindere dal diritto ineccepibile di trascorre la propria vacanza come meglio si crede.
     
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  6. manu78
     
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    bene caro Murphy...messa in quasto modo posso pure darti in parte ragione!
    Il turismo di massa si sa provoca effetti positivi ed effetti negativi sui luoghi e sull'economia locale.
    I villaggi e i profitti che da questi ne derivano vanno quasi esclusivamente nelle tasche degli stranieri e non di certo dei tunisni...c'è però anche da dire che in molte zone della Tunisia se non ci fossero queste grandi strutture forse si starebbe peggio...
    nel senso che nel bene e nel male il turista porta soldi...e anche tanti...e credo facciano comodo a tutti.

    Per quel che riguarda il discorso dei negozi nei grandi resort dove si trova di tutto....posso fare una considerazione anche in questo caso provocatoria??
    (che ci volete fare..oggi sono così!!!)
    non vi pare che nelle zone più frequentate da turisti anche i negozianti locali si siano adeguati?? cioè..quello che trovi nel negozio dell'hotel lo trovi anche al mercato e lo trovi in tutti i negozi del paese...
    Di sicuro esistono piccole nicchie di mercato ancora artigianali e vere...ma l'offerta mi pare fin troppo omogenea...
     
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5 replies since 28/6/2007, 22:03   100 views
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