Letture estive

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  1. manu78
     
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    "Azel ha poco più di vent'anni e il futuro davanti: una laurea, molti sogni, la voglia di vivere e l'ambizione che si hanno a quell'età.
    La vita a Tangeri, tuttavia, non permette molto; povertà e corruzzione fanno intavedere la felicità solo dall'altra parte dell'oceano, in Spagna.
    Partire è l'unica salvezza possibile.
    Ma anche partire è difficile, rischioso e richiede dei compromessi. Per Azel partire ha il prezzo del tradimento, degli altri e di se stesso. Ha il costo di un amore in cui non crede, di una relazione omosessuale cui cede per necessità.
    Sembra non esserci scampo per la dignità, in questo mondo di opportunismi, prostituzione, clandestinità, sessualità tradita.
    Per fortuna ci sono i sogni.
    Ben Jelloun compone un affrescostraordinario di denuncia e poesia: il ritratto di un mondo di immigrazione e clandestinità in cui la felicità sta sempre altrove."
    Ecco questo è il libro che leggerò in vacanza.."Partire" è il titolo...per non dimenticare mai che tanti bei posti che a noi sembrano il paradiso per quei 15 giorni di vacanza che passiamo lì in realtà sono ben diversi da quello che appaiono...e se così tanta gente sogna di fuggire e trasferirsi altrove un motivo c'è...

    Se vi va buona lettura!
     
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  2. KUPILAI
     
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    Tahar Ben Jelloun, "Non capisco il mondo arabo". Ed. Bompiani, 8€


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    Due ragazze di diciassette anni tengono una corrispondenza tramite e-mail.
    Lidia è italiana di famiglia cristiana, mentre Mérième è cresciuta a Parigi ed è di origine marocchina di famiglia laica, che non pratica la religione musulmana. Con questa corrispondenza emergono i vissuti delle due adolescenti: amori, vacanze, interessi, ma anche problemi di attualità, politica e religiosa. Le due adolescenti cercano di spiegare il perché delle intolleranze religiose e culturali, gli attentati terroristici, il fatto di portare il velo o meno. Con queste lettere scritte in modo accessibile a tutti, si possono comprendere meglio alcune problematiche odierne.

    La giovane italiana fa domande sulla religione musulmana perchè è spaventata dalla violenza degli integralisti degli ultimi anni e non approva la condizione della donna islamica ma non vorrebbe passare per razzista; Merieme conosce il Corano, sa cosa pensano gli integralisti e cerca di spiegare queste avvenimenti nella migliore maniera possibile. Da questo scambio di corrispondenza si capisce che il "mondo arabo" è difficile da capire per entrambe le ragazze.

    La ragazza francese, logicamente aiutata dal padre, spiega i motivi della scarsa integrazione dei giovani algerini in Francia che tanti disordini hanno creato nelle banlieu: pur essendo nati in Francia questi ragazzi continuano ad essere considerati stranieri, cioè non si sentono accettati nella loro stessa casa e questo è un motivo molto, molto importante per capire a fondo il problema dell'integrazione sociale.

    Lidia racconta alla sua amica che lei ha un ragazzo di origini tunisine ma lei non è convinta che la loro relazione possa essere duratura per le differenze che ci sono nelle loro culture e religioni; il suo motivo di preoccupazione viene aumentato da tutto ciò che si sente nel mondo: attentati kamikaze, guerre e proclami dei vari Imam.

    Molto interessante è il racconto che fa Merieme di una sua cugina che si è convertita all'Islam: lei ritiene che questa ragazza sia rimasta accecata dalla sua religione e che ne sia diventata un pò fanatica e girando le mail che riceve a Lidia cerca di farle vedere quali sono le differenze sostanziali tra lei, musulmana non praticante, e la cugina, musulmana praticante in assoluto.


    ... per comprendere un pò meglio... chissà... il "mondo arabo"...

    Edited by KUPILAI - 15/8/2007, 10:26
     
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1 replies since 19/7/2007, 14:31   256 views
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