I siti archeologici di Bulla Regia e Dougga

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  1. Bianca Maria
     
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    Nel settembre 2004 ho soggiornato per una settimana a Hammamet e ho avuto l’occasione di fare un’escursione molto interessante a Bulla Regia e Dougga, che sono due splendidi siti archeologici nel nord-ovest della Tunisia. Abbiamo scelto di noleggiare un’automobile per essere più liberi negli spostamenti. Siamo partiti presto (circa alle 7.00) verso Bulla Regia, che dista circa 220 km da Hammamet. Le strade sono tutte asfaltate e in buone condizioni, ma abbiamo trovato parecchio traffico e abbiamo perso un po’ di tempo per attraversare Tunisi, non conoscendo la strada, per cui abbiamo impiegato circa 4 ore per raggiungere l’antica città romana.
    La città di Bulla Regia, che faceva parte delle province romane era al centro di una ricca zona agricola e sede di proficui commerci e raggiunse il massimo splendore nel II e III sec. d.C.
    Bulla Regia conserva, oltre alle terme, al foro e al teatro, alcune splendide ville romane sotterranee, uniche nel loro genere, costruite su due piani, uno dei quali interrato. In questo modo i ricchi proprietari si mettevano al riparo dalla calura estiva. Al piano sotterraneo delle ville ci sono le stanze da letto e la sala da pranzo che si aprono su un peristilio da cui ricevono luce, ma essendo sotterranee sono molto fresche (la differenza di temperatura con la superficie è decisamente apprezzabile). Nelle ville si trovano alcuni raffinati mosaici (parte sono stati trasferiti al museo del Bardo).
    Attualmente sono visitabili i piani interrati di 3 ville (casa del Tesoro, casa della Caccia e casa di Anfitrite), ma nel sito, enorme, si sta ancora scavando.
    Ecco la descrizione delle ville che ho visitato:
    Casa del Tesoro: la meno spettacolare di quelle che ho visto. Si scende da una scala che immette in un corridoio scoperto parallelo alla scala stessa e da qui, sul lato opposto della scala, si aprono tre stanze, che prendono luce dal corridoio. L’ambiente centrale, più ampio, era la sala da pranzo (triclinium) dove si trova un mosaico fatto a riquadri con grandi foglie.
    Casa della Caccia:
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    dal punto di vista architettonico è la villa più bella ed è anche la più grande. Dal peristilio del piano terreno si accede ai sotterranei. Anche il piano interrato è articolato attorno ad un bellissimo peristilio, le cui otto colonne con capitelli corinzi sono intatte.
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    L’ambiente principale, il triclinium, è abbastanza grande (6,6 x 5,2 m). Il mosaico al centro della sala è a riquadri con motivi geometrici e vegetali dai bei colori. Altre tre stanze erano adibite a stanze da letto. Questi ambienti sono molto luminosi perché ricevono luce dal peristilio.

    Di fianco a questa casa c’è la Casa nuova della Caccia. Di questa ho potuto vedere, al piano terra, alcuni bei mosaici che le danno il nome: raffigurano gazzelle e uccelli incorniciati da rami e foglie.
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    Sono mosaici bellissimi, dai colori brillanti (le tessere color giallo sono di marmo di Chemtou, le cui cave si trovano a pochi km da Bulla Regia e risalgono al II sec. a.C. Sarebbe interessante visitare anche il sito di Chemtou, dove si possono vedere l’abitato romano, il campo degli operai, il laboratori degli artigiani, il foro ecc, oltre ad un moderno museo del marmo. Io non ho avuto tempo a sufficienza, anche se Chemtou dista poco più di 10 km da Bulla Regia).
    Casa di Anfitrite: qui gli ambienti dei sotterranei sono disposti ai lati di un ampio corridoio e prendono luce da finestrelle oblique poste nella parte superiore delle pareti.
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    Il Triclinium è l’ambiente più ampio ed è caratterizzato dalla presenza di due colonne e da una piccola fontana incastrata nel muro, oltre che dal famoso mosaico di Venere, trasportata sul mare da due mostri marini, mentre due Amorini su delfini le porgono lo specchio e il cofanetto dei gioielli; nella parte inferiore del mosaico c’è un mare ricco di pesci.
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    Ci sono poi due stanze da letto, anche queste con mosaici, e una cucina.

    Dopo la visita di Bulla Regia, siamo partiti alla volta di Dougga (a circa 70 km), passando per Tebersouk, con sosta presso l’hotel Thugga, dove abbiamo mangiato bene – 10 DT per il menù turistico di 3 portate a scelta.
    Nel pomeriggio abbiamo visitato Dougga e anche questo sito ci è piaciuto moltissimo. Dougga è il sito romano più vasto e meglio conservato della Tunisia. Vi si trovano alcuni pregevoli edifici, tra cui il teatro, il tempio di Mercurio, il Capitolium, le terme, il tempio di Giunone Caelestis, la casa del Trifolium (che era il bordello della città) ecc., nonché la piazza della Rosa dei Venti, che risalgono al II-III sec. d.C. Al suo apice la città raggiunse una popolazione di 10.000 abitanti.
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    Anche qui una guida ci ha avvicinato e durante la visita ha cercato di venderci due monete romane, che non abbiamo comprato, ma ci è rimasto il dubbio: e se fossero state autentiche? Chissà!
    Anche per visitare questo sito abbiamo impiegato un paio d’ore e pure qui non c’erano altri visitatori a parte un’altra famiglia italiana, che è arrivata quando noi stavamo andando via.
    Siamo ritornati a Hammamet verso le 20.30 – distanza Dougga-Hammamet circa 170 km.
    Biglietto di ingresso ai siti: 2,1 DT + 1 per la macchina fotografica (stesso prezzo in entrambi i siti).
    Ci è piaciuto viaggiare al di fuori dei soliti itinerari. Abbiamo avuto modo di vedere così un altro aspetto della Tunisia, una Tunisia dedita soprattutto all’agricoltura, ben diversa da quella vacanziera della costa di Hammamet e sicuramente molto meno affollata.
    Ciao a tutti
    Bianca Maria
    :D :D

    Edited by Bianca Maria - 17/5/2006, 20:52
     
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