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M U R P H Y.
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Era trascorso qualche mese da quella splendida estate ed i contatti epistolari tra me e la sensibile Louise proseguivano serrati, così come le bollette telefoniche .
Lettere enciclopediche e telefonate di fuoco si alternavano, parlavo già correntemente inglese ma iniziai (come previsto in tempi non sospetti) ad ottobre un corso di approfondimento di lingua inglese presso il Berlitz Institute di Milano della durata di due mesi circa (e ci sarebbe da raccontare "La mia Milano" ).
Una full immersion di lingua inglese con quattro teachers madrelingua di caratteristica linguistica differente (Gran Bretagna, Irlanda, Stati Uniti e Australia) per affrontare ogni difficoltà sebbene il corso da una rigidità esagerata si trasformò in una sorta di anarchia promiscua... nottate insonni, grandi amicizie, grandi bevute, affetti ed altro tra cui la prossima "La mia Irlanda"...
Comunque... avvicinandosi le festività natalizie, decidemmo, Louise ed io, che avremmo trascorso il capodanno insieme a Londra.
Non vedevo l'ora di partire, ma non mi andava di partire solo... così decisi di coinvolgere il mio amico Max che non ne voleva sapere nella maniera più assoluta, considerato che avrebbe dovuto rivedere la simpatica Joan , ma... come al solito riuscì a convincerlo con ricatti e pressioni varie.
Saremmo stati in qualche modo ospitati da Louise che avrebbe trovato una adeguata sistemazione, almeno così diceva, io acquistai un biglietto con due settimane di permanenza mentre Max una sola settimana (ed era già un sacrificio enorme ).
Concluso il mio stage a Milano prima di natale, trascorso qualche giorno a casa... con la previsione di partire per Trieste a metà gennaio,
il decollo avvenne il 30 dicembre da Torino.
Ottima la visibilità.
segue. -
elyismagic.
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io voglio sapere il proseguimento dai murphy io aspetto . -
baklewa.
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ormai sei meglio di un romanzo . -
M U R P H Y.
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Troppo buone
Stavo cercando fotografie ed altro prima di continuare... ma credo che nel corso della settimana avrò descritto ulteriori momenti tragi/comici... del mio viaggio a Londra.. -
manu78.
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murphy mi posso prenotare per venire con te nel tuo prossimo viaggio? sicuramente sarà avventuroso e pieno di sorprese...come piacciono a me!
dai dai prosegui...voglio sapere come continua la storia!!!. -
Bianca Maria.
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Beh, certo che i tuoi raccontidi viaggio sono formidabili. Aspetto con ansia il seguito...
Ciao
Bianca Maria. -
elyismagic.
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Murphy non posso fare a meno di farti i miei complimenti per i bellissimi racconti . -
M U R P H Y.
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I vostri complimenti mi imbarazzano... ma li raccolgo con estremo piacere.
Ho trascorso un lungo periodo estremamente brillante e i miei viaggi sono stati lo specchio del mio modo di essere...
A presto la prossima puntata...
Grazie. -
M U R P H Y.
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Terza puntata
be’ si era fatto un po’ tardi a Victoria Station… che fare, tirarsi su le maniche ed affidarsi al destino che nell’immediato era rappresentato dal classico taxi londinese
Meta immediata la zona prossima a Hyde Park dove era possibile conciliare vicinanza al cuore di Londra con tariffe alberghiere accettabili.
Infatti, il nostro taxi driver ci portò nelle immediate adiacenze di Hyde Park
Nella zona asiatica ovvero indiani, pakistani, arabi ovunque… simpatici bed and breakfast con prezzi accessibili a tutti, sicuramente niente a che vedere con il Grand Hotel Excelsior ma a Londra il cambio con la sterlina non è per nulla favorevole, anzi!
Così scegliemmo un po’ a naso una delle tante pensioni, tutte uguali in fondo, che si differenziano più che altro per il colore o per l’intonaco.
All’interno, alla reception un signore indiano, credo, che ci accompagnò alla nostra camera, al terzo ed ultimo piano, molto stretta ma essenziale (in fondo ci dovevamo soltanto dormire), bagno di dimensioni ridotte, senza bidet (ma qui non esiste e non ho mai capito se ovviano in qualche modo… ).
Sistemati i bagagli (si fa per dire) doccia veloce nello spaziosissimo bagno e via verso la city
A piedi con una mezzora si arrivava nel cuore di Londra e devo dire che nonostante fossimo appena arrivati ci sentivamo come a casa nostra ma con una adrenalina indicibile, pronti a qualsiasi evento, avevamo già quasi dimenticato il pacco della cara Louise che era quasi diventato un evento fortunato, un problema scansato.
La prima sera ci vede subito nella chinatown londinese…
quando non si sa cosa mangiare la soluzione più immediata e indolore e buttarsi nella cucina cinese… a Londra poi esiste un piacevolissimo sistema, molto simile a quello di numerosi ristoranti statunitensi: “eat as you can” cioè mangia quanto puoi!
Ovvero paga subito un prezzo fisso e poi serviti al buffet e consuma fino a saziarti!
Inutile dire che abusammo subito della nuova scoperta… involtini primavera, ali di pollo fritte, riso alla cantonese, pollo alle mandorle una, due volte e così via.
Terminata la mega cena, si definì la tappa serale cioè era la zona centrale di Oxford Street e Piccadilly Circus il centro della vita notturna del West End dove si accendono le innumerevoli insegne pubblicitarie multicolori e i locali notturni si animano insieme ai cinema, ai locali e ai teatri.
Un mare di gente, il mondo… sorrisi, multiculturalità… una emozione unica
Un occhiata alle numerose vetrine ed insegne luminose… una tra le tante colpì la nostra attenzione il famoso “Hippodrome"
la discoteca più nota di Londra.
Tra l'altro erano le 23 passate e per bere una birra non c'erano altre soluzioni quindi si optò per visitare un luogo mitico e bere ancora oltre l'orario consentito nei pubs.
Quella sera non facemmo granché un po' intontiti dal correre degli eventi, un po' per la musica house a tutto volume... trascorsero le ore d'un soffio mentre tra un un sorso e l'altro cercavamo di immaginare la nostra notte di capodanno.
Verso le tre di notte un po' stanchi fecimo ritorno verso la nostra dimora, percorrendo la strada in una piacevole quiete... con calma in assoluto relax, la Londra by night è stupenda
in una quarantina di minuti eccoci in hotel (che parola grossa)... alla reception un uomo turbantato e anche molto scocciato ci fece entrare ed eccoci nella nostra camera formato sette nani... via a dormire...
Prima di prendere sonno quelle piacevoli chiacchiere tra amici, una sorta di ritorno all'infanzia quando ti trovavi in gita scolastica... consultivo della giornata, qualche battuta sulla carissima Louise e programmi per capodanno poi il sonno...
domani è un altro giorno e ci aspettavano simpatiche soprese...
segue
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baklewa.
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Murphuccio .. l'Hyppodrome che ricordi, quanto si cuccava ... e per finire la serata prima del taxi ... un bacon double cheese burger!!!! a quei tempi digerivo anche i sassi! beata gioventù . -
M U R P H Y.
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quarta puntata
Dormimmo come sassi, era stata una giornata vissuta intensamente la precedente… ma ci aspettava una giornata ancor più lunga: il capodanno!
Svegliati e preparati, eccoci a consumare la colazione continentale
da noi stessi preparata, come i tanti giovani che gremivano la sala…
Era una fredda giornata londinese, soleggiata stranamente e la prima tappa Hyde Park
l’enorme parco con giardini all’inglese frequentatissimo dai turisti e dai londinesi che volentieri trascorrono il loro tempo libero, sia anche per pochi minuti sfruttando pigramente ogni piccolo raggio di sole.
Una emozione unica passeggiare in quell’oasi di pace e quiete in mezzo alla city, percorsi lunghissimi e verde ovunque… come gli scoiattoli che corrono felici e non disdegnano un boccone.
Credo che percorremmo il parco in lungo ed in largo comprese tutte le sue diramazioni da Serpentine Lake a ovest di Victoria Gate, cioè quella entità quasi staccata dei Kensington Gardens
Be’ in termini di giardini avevamo dato parecchio… si era fatta l’ora di divorare qualcosa e quindi via verso il centro.
Affamati ed allettati da una vetrina di una pizzeria pseudo-italiana… optammo per una pizza che si rivelò una ciofega, ovviamente!
Archiviata l’insana idea, tra l’altro non proprio economica… prendemmo la strada di Oxford Street, cioè la strada principale dello shopping londinese
Londra è solitamente stupenda ma diventa unica in occasione delle festività natalizie… un brulicare di gente, addobbi dappertutto, luci, insegne, babbi natale sparsi ovunque… la vera atmosfera natalizia.
Tra un negozio e l’altro, galvanizzati da una simile moltitudine di persone diverse, scorgemmo un cappellino di lana con pon-pon già noto tra la folla… è lui o non è lui?!
Ma si! Era quel simpatico personaggio di Roberto, conosciuto in volo da Torino… non più solo ma in compagnia di due ragazze carine, una con fattezze orientali e l’altra molto mediterranea.
Non esitò a salutarci e tra una pacca e l’altra ci presento le due ragazze, di cui una, Jasmine (se non ricordo male) la sua ragazza e l’altra, amica di Jasmine, Francesca una giovane romana innamorata di un inglese molto molto freddino e scostante.
Ebbene il Robertino, from Cuneo, ci aveva stupito con effetti speciali… la sua ragazza era proprio molto carina ma soprattutto molto innamorata di questo esempio di maschio da rifugio di montagna.
Ovviamente fraternizzammo subito, sembrava ci conoscessimo da tempo… ma credo questa sia una prerogativa propria di Londra, cioè il favorire incontri sociali… una città ideale per fare amicizia, bere qualcosa insieme, trascorrere momenti simpatici e sereni…
Ebbe luogo la bevuta di rito, in uno dei tanti pub locali che hanno un fascino unico
e tra una chiacchiera e l’altra si arrivò alla domanda fatidica: “Cosa fate questa sera?” “Dove festeggiamo?”.
Jasmine rispose che a Londra il capodanno si festeggia in strada e quindi, senza batter ciglio, fissammo l’appuntamento a Piccadilly Circus per le 22.00 circa… l’unica a non dar conferma era la povera Francesca venuta apposta per stare insieme al suo boy friend inglese che non le sembrava poi tanto contento,e non era sicuramente così caliente… millantando malori vari…
Salutati i nostri nuovi amici, via di ritorno in albergo per prepararci per la nottata londinese che ci attendeva
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baklewa.
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capodanno a Londra ... uhm però è un'idea . -
M U R P H Y.
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quinta puntata
La city sembrava essere diventata improvvisamente deserta…
salvo chi correva a destra e manca per raggiungere la propria abitazione e prepararsi per l’evento più atteso dell’anno.
La nostra preparazione non prevedeva chissà quali operazioni, soltanto una doccia, una ricca spruzzata di profumo ed un giubbotto pesante per affrontare la serata che sarebbe trascorsa all’aperto.
L’appuntamento era alle 23.00 circa nei pressi di Piccadilly Circus
quindi avevamo tutto il tempo di consumare una lauta cena (lauta?) da Burger King
il fast-food antagonista di Mc Donald… soprattutto più economico.
Divorata una collezione di hamburger, secchio di coca per digerire, e via verso l’appuntamento ma prima bisognava acquistare almeno una bottiglia di champagne per festeggiare.
Ebbene, poco prima delle 23.00 quando scocca lo stop per la vendita di alcolici e nei pub dieci minuti prima delle 23.00 suona una campanella per avvertire che puoi ordinare un ultimo drink, le code all’esterno delle piccole e grande botteghine erano paurose…
Si trattava dell’ultima di chance di acquistare alcolici e tutti i giovani nottambuli affollavano questi negozi gestiti soprattutto da asiatici… un via vai frenetico con bustate di bevande di ogni genere.
Riuscimmo ad accedere nella bottega con la serranda a metà, oltre l’orario autorizzato e ne uscimmo con una bella bottiglia di Moet Chandon, poi di corsa all’appuntamento dove c’erano ad attenderci i nostri neo-amici Jasmine, Roberto (con analoga bottiglia ed il suo inseparabile mandorlato Balocco) e… Francesca, evasa da casa del proprio (?) ragazzo che sosteneva di avere l’emicrania… (ma non succede solo alle donne?).
La meta finale era Trafalgar Square
punto di incontro della capitale, che circonda una colonna di granito eretta in onore dell'ammiraglio Nelson.
Il mondo stava lì! Migliaia di persone, già al centro della piazza ed altrettante in attesa di accedervi bloccate dalla polizia, dai bobbies, che con una sorta di filtraggio facevano passare il blocco soltanto una volta asportati gli alcolici.
Ebbene si! La nostra bottiglia e quella di Roberto, costate una piccola fortuna ma più che altro simbolo di benvenuto per il nuovo anno rischiavano di essere distrutte…
Questi integerrimi poliziotti inglesi, infatti, con fare anche piuttosto arrogante ti perquisivano, recuperavano ogni genere di drink alcolico e lo scaraventavano all’interno di contenitori dell’immondizia… che spreco!
Quasi giunti al controllo, per fortuna (?), inizio un lancio di oggetti contro i bobbies e una folla oceanica riuscì ad accedere all’interno della piazza: noi eravamo tra questi!
Ormai mancava poco alla mezzanotte ed era uno spettacolo unico tutta quella gente insieme in piazza… faceva freddo ma non si percepiva neppure più di tanto in mezzo a quella massa umana.
Eravamo felici, sorridenti, insieme in questa nottata memorabile… i minuti correvano e si faceva sotto l’ultimo minuto… mano ai tappi di sughero delle bottiglie… meno 10 – 9 – 8 – 7 – 6… 5 – 4 – 3 – 2 – 1 BOOOMMMMMMM
Qualcosa di indicibile… botti, urla, spruzzate ogni dove!
Eravamo a Londra in piazza, in mezzo a migliaia di persone festanti… nessun pensiero, la mente completamente libera ad ammirare quello spettacolo umano… potevamo brindare al nuovo anno mentre un onda anomala iniziava a muovere…
Qui la cosa spettacolare dopo circa una decina di minuti iniziò un movimento circolare, con diverse scie di persone, che andavano in senso contrario… poi una usanza (almeno così mi disse Jasmine) quella del bacio di buon augurio con le ragazze e viceversa che incrociavi nel tuo cammino…
Baci e scambi di auguri, di bicchieri e bottiglie… di bevute… incredibile
Ricordo che questi flussi di gente continuarono per qualche ora… rimanendo sempre insieme come gruppo, ogni tanto si cambiava flusso per unirci ad un nuovo gruppo di amici incrociati per caso… tanti serpentoni umani che si muovevano senza un motore ed una meta…
Non ricordo se erano le 2 o 3 di notte… diversi giovani inglesi iniziavano a dare in escandescenza, forse a causa dell’alcol, i soliti nudisti appesi ai lampioni… qualcuno che aveva qualche conto in sospeso con i bobbies ed era arrivato il momento di lasciare la piazza per non restare implicati in qualche spiacevole incidente.
Ancora come ipnotizzati… cercammo un locale dove mangiare e bere qualcosa, la ricerca non fu semplice fino a che non trovammo un ristorantino italiano che ci cucinò un ricco piatto di spaghetti e ci servì una buona bottiglia di vino.
Mi sembra fossero ormai le cinque del mattino… era arrivata l’ora di salutarci, Roberto e Jasmine forse cercavano un po’ di intimità… Francesca non aveva il coraggio di rientrare a quell’ora e quindi fu ospitata da Jasmine… confermato l’appuntamento per il pomeriggio e via.
I due torinesi a Londra presero la strada per il loro b&b… con calma senza fretta a passeggiare per le strade deserte chiedendosi ogni tanto che cosa ci facevano a Londra per strada e a quell’ora…
Quaranta minuti di cammino, una grande amicizia che ci aveva portati a questa ennesima esperienza affrontata con la consueta positività e scioltezza…
In albergo il solito turbantato incazzato, ci apriva dopo diversi minuti la porta mugugnando chissà quali accidenti… e finalmente ecco la nostra stanzetta… le ultime chiacchiere fino a che il sonno non ebbe il sopravvento…
continua?. -
lupenz64.
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Ed eccomi qui, puntuale come sempre all'appuntamento!! ma ce li fai proprio sospirare questi simpaticissimi resoconti!! ottimo narratore come sempre il nostro Murphy .