Stampa e Comunicazione in Tunisia

il paradiso... sarà proprio tutto vero?!

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  1. M U R P H Y
     
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    I giornalisti professionisti in Tunisia
    Si contano oggi in Tunisia 973 giornalisti professionisti (contro i 639 del 1990), di cui il 35% sono donne, il 53% laureati. Quasi la meta' ha meno di quarant'anni.
    I giornalisti e i direttori dei giornali hanno le proprie organizzazioni professionali.

    Quadro legale e costituzionale
    La liberta' d'opinione e d'espressione e' garantita dalla costituzione tunisina.
    Dal 7 novembre 1987, sono state prese numerose misure giuridiche per promuovere il pluralismo fra i mass media, per proteggere i diritti dei giornalisti e favorire il libero esercizio della professione.
    Il Codice della Stampa e' stato emendato nel 1988, nel 1993 e nel 2001.
    Gli emendamenti piu' recenti hanno dato un senso piu' liberale e depenalizzato i reati di stampa.
    Il reato di "diffamazione dell'ordine pubblico" e' stato quindi eliminato.
    Nessun giornale puo' vedere sospesa la propria pubblicazione se non mediante una risoluzione giuridica. Dal 7 novembre 1987, nessun giornale o rivista e' stato chiuso. Ugualmente, nessun giornalista e' stato incarcerato per le sue attivita' giornalistiche.
    La stampa in Tunisia e' libera e, come limite, ammette soltanto il rispetto della Costituzione, che proscrive tutte le forme di fanatismo, razzismo e discriminazione (articolo 8), e della legge che proibisce gli appelli all'odio e ogni forma di incitamento a commettere atti terroristici.
    L'incitamento a commettere crimini o atti di fanatismo religioso o etnico e' considerato esso stesso dalla legge un atto di terrorismo. (Leggi del 1993 e
    del 2003).

    Pubblicita' pubblica
    La gran parte dei giornali e delle riviste tunisine, comprese le pubblicazioni dell'opposizione e i giornali indipendenti, beneficiano della pubblicita' pubblica.
    La pubblicita' privata e' libera e costituisce circa il 75% degli introiti pubblicitari dei mezzi di comunicazione.

    Sostegno ai giornali dell'opposizione
    Oltre alle sovvenzioni pubbliche concesse direttamente ai rispettivi partiti, tutti i giornali dell'opposizione beneficiano di un meccanismo che permette loro di recuperare il 60% delle spese affrontate per l'acquisto di carta da giornale.
    La stampa nel suo complesso beneficia di numerosi aiuti indiretti sotto forma di esenzioni doganali che riguardano l'insieme dei materiali impiegati nella procedura di stampa.
    Lo Stato sostiene anche una parte importante del costo delle messaggerie stampa verso l'estero. In media, l'aiuto garantito dallo Stato all'opposizione copre i costi di produzione e di stampa di una rivista settimanale con una tiratura di 15.000 copie.
    E in virtu' di un decreto che emenda la legge del 1999 relativa al finanziamento pubblico dei partiti politici, lo Stato concede una sovvenzione annuale di 120.000 dinari ai quotidiani e ai settimanali dei partiti politici e 30.000 dinari agli altri periodici.

    Il presidente tunisino Zine El Abidine Ben Ali esorta costantemente i giornalisti a essere piu' intraprendenti. Ha fatto appello ai mezzi di comunicazione perche' "osino di piu'" e per assicurarsi che i "differenti argomenti siano trattati in maniera imparziale, con audacia e responsabilita'".

    La stampa scritta
    Attualmente si contano in Tunisia 245 tra giornali e riviste (contro i 91 del 1987).
    La gran parte di queste pubblicazioni appartiene a privati e sceglie liberamente la propria linea editoriale. I partiti dell'opposizione pubblicano i propri giornali.
    Numerose organizzazioni e associazioni professionali hanno a loro volta delle pubblicazioni proprie (fra cui l'Unione Generale Tunisina del Lavoro che pubblica un settimanale).

    Radio e TV private
    "Radio Mosaïque", la prima radio privata in Tunisia ha cominciato a emettere nel novembre del 2003.
    Nel febbraio del 2005 e' stato lanciato anche un canale di TV privata ("Hannibal TV"). Sono in programma altri canali radio e televisivi privati.
    La creazione di emittenti radio e televisive private ha reso concreto l'impegno preso dal Presidente Ben Ali "di aprire lo spazio mediatico al settore privato" e di ampliare le prerogative del Consiglio Superiore della Comunicazione per includere l'esame di richieste relative all'apertura di emittenti radio e televisive private.

    Varieta' della trasmissione radiofonica e televisiva
    La radio e la televisione si occupano delle varie preoccupazioni dei Tunisini.
    I dibattiti parlamentari vengono trasmessi in diretta alla televisione.
    Degli approfondimenti televisivi in diretta trasmettono le opinioni dei rappresentanti dell'opposizione e della societa' civile. Oltre ai programmi delle radio e delle televisioni nazionali, cinque emittenti regionali coprono le diverse regioni del paese.
    Alcuni canali speciali della radio e della televisione sono destinati al pubblico giovane (TV21 e Radio Jeunesse).

    I corrispondenti stranieri in Tunisia
    Centinaia di corrispondenti stranieri visitano ogni anno la Tunisia e circa 70 sono accreditati in permanenza a Tunisi.
    Tutti i corrispondenti e gli inviati speciali beneficiano delle condizioni adeguate per il libero esercizio della loro professione.

    Accesso ai media stranieri
    Circa 950 pubblicazioni e giornali stranieri sono diffusi nel paese (contro i 450 del 1987). Praticamente tutte le famiglie hanno accesso alla radio e alla televisione.
    Quasi la meta' delle case tunisine e' dotata di parabole.
    Due societa' televisive straniere forniscono un accesso, mediante abbonamento, ai programmi stranieri, soprattutto in francese e in inglese.

    Diversita' linguistica dei mass media
    Quattro dei nove quotidiani del paese sono pubblicati in francese. Gli altri in arabo.
    I settimanali sono pubblicati in arabo, francese, inglese e italiano.
    I programmi delle radio e delle TV sono trasmessi per la gran parte in arabo e alcuni telegiornali in francese e in inglese.
    L'emittente internazionale della radio tunisina (RTCI) trasmette in francese, in inglese, in tedesco, in italiano e in spagnolo.

    I media tunisini e Internet
    I giornalisti professionisti beneficiano di tariffe speciali di connessione a Internet.
    La maggior parte dei giornali e delle riviste tunisine ha il proprio sito.
    La radio e la televisione tunisine trasmettono in rete in diretta.

    Note:
    Fatti e cifre di Irene Bono
    Fonte: www.tunisie.com - 22 luglio 2005
    Traduzione di Silvia Corbatto per www.peacelink.it
     
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  2. Bianca Maria
     
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    Beh, un quadro proprio roseo quello che traspare dal tuo post.

    Reporter sans Frontiere però nel suo rapporto annuale sulla libertà di stampa colloca la Tunisia al 147° posto su 167 (Reporter sans Frontiere - classifica libertà di stampa). Il criterio è che più si è vicini alla coda della classifica, più la situazione è grave.

    E sul sito di Peacelink (quello da cui hai tratto i dati), inserendo come chiave di ricerca Tunisia, compare una lunga serie di articoli che vanno a confermare la posizione occupata nel rapporto annuale di Reporter sans Frontiere. (Tunisia in Peacelink)

    Sarà tutto vero? blink.gif
    Ciao
    Bianca Maria

    Edited by Bianca Maria - 26/11/2005, 09:53
     
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  3. M U R P H Y
     
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    Infatti hai ragione Bianca... il contenuto dell'articolo è prodotto da Tunisie.com sito istituzionale, la pubblicazione su Peacelink è esclusivamente ironica e di denuncia, come forse non traspare dal titolo piuttosto soft che ho dato al topic.
    Questa è l'altra faccia della Tunisia, partendo della libertà di stampa... ohmy.gif
     
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2 replies since 25/11/2005, 23:38   426 views
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