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tahyde.
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è difficile raccogliere tutti i miei ricordi, sensazioni,immagini dei miei viaggi in Egitto..sicuramente finora i più intensi, i più divertenti e costitutivi di un filo sottile che mi lega a questo paese, che sicuramente rivedrò, e che per me ogni volta rappresenta una nuova magia.
La mia prima volta in Egitto risale al gennaio 2004, dopo un'organizzazione travagliatissima (accade sempre così quando io e la mia amica tentiamo di pianificare qualosa), accompagnata però da una tenacia reciproca di partire non indifferente, che non ci ha piegato a nessuna avversità legata a colleghe pazze, ferie incerte fino all'ultimo minuto e come al solito a poco dinero..
un last minute in piena regola insomma
Appena scese a Sharm el Sheik partendo da Milano con la neve, l'istantanea sensazione del caldo ci ha fatto venire i brividi......brividi che sono diventati emozione e stupore allo stato puro quando siamo arrivate all'hotel Renaissance Golden View Beach Resort , credo uno dei più belli di Sharm, sia architettonicamente, che per qualità dei servizi.
Abituate come quasi tutti i giovani in vacanza, all'appartamento al mare o alla pensione a 2 stelle siamo entrate in una hall enorme, di marmo lucido, chiaro, in tpico stile arabo, che spalancava le porte ad una piscina immensa che degradava su altre piscine circondate da gazebi e siepi fino al mare...illuminato dalla tersa luna africana.
Da perdere il fiato.....
Da quella notte è iniziata una vacanza all'insegna delle risate fino al mal di pancia e dell'iperattività...credo avremo dormito in tutto una settimana 12 ore..senza stanchezza alcuna!
L'albergo non era pienissimo ..era aperto da poco e anche gli animatori scarseggiavano ma quelli che c'erano più che di animare cercavano di animarsi e uscivano con noi ragazzi dell'hotel la sera a Naama bay per farci vedere il centro e divertirsi loro stessi.
Ricordo ancora Marco, l'egiziano più agitato che abbia mai conosciuto, un gigante tenero che ci ha portato alla scoperta del centro, posto che più kitch non si può..ma di una finzione comunque calda, ospitale che sinceramente non mi ha mai infastidito.
A Naama tutto è a misura di italiano, dagli addobbi natalizi, dalla lingua che tutti sanno parlare con scioltezza, ai nomi con cui gli egiziani mascherano i vari Mohamed... a tratti ti sembra di camminare a Riccione o a Milano Marittima, tra l'insegna lampeggiante dell'Hard rock Cafè e le felpe colorate Guru e Dolce & Gabbana che sfoggiano gli italiani in taccheggio..
la differenza però è il calore mediorientale di cui trasuda l'atmosfera...le musiche arabe che fanno da sottofondo al tuo passeggio, i bar di cuscini dove fumi la narghilè, i taxi che circolano senza fari e con il clacson perennemente attivato, gli occhi degli uomini puntati addosso e la loro perpetua tecnica seduttivo-commerciale con cui ti ricoprono di boccettine di essenze e segnalibri con promesse d'amore scritte in arabo..
Tutto questo è Sharm e sera dopo sera passeggiarci era sempre più familiare..ricordo ancora le risate con Francesco (anche lui un Mohamed ovviamente), che ci offriva la sisha non facendoci mancare delle avances col suo improponibibile arabic-ital-english talmente assurde da diventare il nostro paladino egiziano e le spremute di lime bevute al Caffè del Corso con il proprietario imprenditore vicentino e il suo stuolo di camerieri fra cui il latin lover Tony.. terribilmente bello, misterioso, affatto impossibile..e ovviamente plurifidanzato visto che solo a fine vacanza abbiamo scoperto essere il ragazzo di una delle nostre animatrici
(e chi sa di chi altra 
)
proprio con lui, la mia amica e un'altro ragazzo di Torino che si trovava nel nostro albergo ho vissuto l'esperienza più pazza e forse sconsiderata della vacanza..la motorata nel deserto di notte, un'esperienza comunque magica,emozionante, anche se stava x consludersi in maniera tragica.
Ricordo il freddo che sferzava la pelle, la sabbia che ci entrava dentro i vestiti e ci faceva sembrare delle statue di sale, il tetto di stelle più bello che abbia mai visto e il deserto nero, frastagliato, silenzioso, rotto solo dalle urla dei nostri nomi nella valle dell'eco, il calore del thè nella tenda beduina e del suo bacio proprio durante l'alba..
ed ecco che tutto d'un tratto la magia finisce, il ragazzino che ci faceva da guida, scherzando nel fare acrobazie cade dalla moto nell'asfalto proprio pochi minuti prima di ritornare in città e d'improvviso tutto si ferma, sembra di vivere un'altra realtà, inizia il terrore accompagnato dall'incredulità e dalla quasi certezza di aver assistito ad una morte.
Per fortuna non è stato così, abbiamo approfittato di un furgoncino che per grazia divina è passato di lì a poco e che lo ha portato in ospedale.
Per un'ora nulla ha più avuto senso, c'è stato solo il rumore dell'attesa e dell'ansia che ci paralizzava.
...Solo un taglio alla testa..non so come sia stato possibile so solo che siamo tornati in albergo stravolti, bianchi, ricoperti di sabbia dalla testa ai piedi e ammutoliti per quasi un giorno intero.
(Rivedendo la cosa a posteriori non rinnego la mia esperienza per le emozioni provate ma riconosco la grande incoscienza.. anche se alla fine è andato tutto bene suggerisco quindi di fare questo tipo di gita in maniera organizzata e di giorno.)
Già così stravolte solo al 3 giorno io e la mia amica non ci siamo comunque fermate e abbiamo continuato la nostra scoperta dell'Egitto in maniera un pò meno avventurosa con escursioni nella più tipica Dahab, non più la città hippy di una volta, nel parco di ras mohamed, uno dei luoghi più suggestivi unione di deserto, mangrovie, acqua cristallina del lago salato e un mare ricchissimo di barriera paradiso per lo snorkelling e infine nelle strade di Sharm vecchia, sicuramente più vera di Naama bay, ma ugualmente intrisa di turismo e commercilità.
Proprio lì, a Sharm vecchia, fra un karkadè caldo e una sigaretta (una delle tante che quasi ti impongono) ci siamo fatte fare il classico cartiglio egizio in argento, con i nostri nomi scritti in arabo e non in geroglifico..cartiglio che tuttora indossiamo..sempre..segno di un'amicizia tuttora presente e di un ricordo costantemente vivo, che nel tempo è ridivenuto realtà per altre 2 volte, e che sicuramente..mi auguro, lo ridiventerà ancora.
Tutto d'un fiato son passati quei 7 giorni fra mare, risate, deserto, sguardi e spensieratezza..in Egitto il tempo si ferma, impari di più a vivere il presente, ad adattarti ai ritmi della vita e non a quelli che vuoi imporle tu...
siamo ritornate a malpensa alle 3 del mattino...con la nebbia..aereoporto vuoto..scese dall'aereo abbiamo sentito il freddo..un freddo diverso come fosse il primo della stagione..
che strano effetto senza brividi..
Edited by tahyde - 28/11/2005, 00:41. -
M U R P H Y.
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Oh! Finalmente un bel racconto... tutto di un fiato! 
Complimenti tahyde sai rendere molto bene l'atmosfera di un viaggio vissuto.
Mi aspetto altre interessanti narrazioni.
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baklewa.
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Grazie Tahyde di averci divertito con il tuo racconto, io son stata 4 volte in egitto in situazioni diverse, da single libera e bella, da fidanzata in vacanza, da sposata e con il pancione ... tutte bellissime vacanze e bellissime esperienze
Ho tantissimi ricordi, il tour dell'antico egitto alla scoperta del Cairo e di Luxor e del magico Nilo ..... (mi manca ancora Abu Simbel però
)
La motorata nel deserto con gli animatori e le serate in disco
La gita da turistos al Alf leila wa leila, che cavalieri però
La cammellata con nottata in tenda sotto un cielo stellato, mai viste tante stelle ..
Le mitiche snorkellate all'isola di Tobia WOW un paradiso, e poi al Ras Mohamed .. purtroppo quel giorno c'era una corrente terribile e la guida non a voluto farmi superare la zona quiet ..... diceva che una donna con panzone certe cose non le deve fare .... 'naggia
i meravigliosi tramonti in spiaggia abbracciata a mio marito
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My first time in Egyptla prima volta non si scorda mai |