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M U R P H Y.
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Scoprire Tabarka significa conoscere una nuova Tunisia. 
Città portuale situata al Nord-ovest estremo della Tunisia, a circa venti chilometri della frontiera algerina,
Nel punto in cui una superba foresta incontra un Mediterraneo da sogno, si trova Tabarka, città celebre fin dall'antichità per la pesca del corallo e vero e proprio paradiso, sia per gli amanti del mare, delle vacanze e dei tuffi, che per gli appassionati del golf, della caccia o delle escursioni a piedi o a cavallo, lungo i verdi sentieri delle sue foreste.
Tabarka, infatti, è una piccola città costiera, da una parte è accarezzata dal Mar Mediterraneo e dall'altra abbracciata da un paesaggio montuoso dalla vegetazione lussureggiante. Gli amanti del mare potranno apprezzare i suoi ricchi fondali ed avranno a disposizione centri d'immersione attrezzati; ma non solo, gli appassionati di sport e natura troveranno difficile resistere al richiamo dei campi da golf o da lunghe passeggiate a cavallo attraverso sentieri verdeggianti e boschi.
Tabarka è anche una cittadina turistica modello, capace di soddisfare le necessità dei villeggianti più esigenti, grazie alla qualità degli alberghi, dei residence e della sua gastronomia.
Inoltre durante i mesi estivi, con il suo Festival dove il jazz regna sovrano, Tabarka offre un'atmosfera unica di festa e divertimento.
Tabarka, con il suo grazioso porto turistico, il suo elegante percorso di Golf ed il suo aeroporto internazionale, che in meno di due ore la collega alle principali capitali europee, ha saputo conciliare in modo armonioso natura, comodità e svago. Fondata dai fenici 2.800 anni fa sotto il nome di Thabraca (paese delle broussailles o luogo ombreggiato), Tabarka ha conosciuto il suo periodo più prosperoso durante il III e il IV secolo, quando vasi romani caricavano sughero, marmi, cereali ed animali di circo. Come Biserta anche Tabarka fu base dei corsari mussulmani; fu proprio in occasione della guerra alla pirateria in Mediterraneo condotta dalle Repubbliche Marinare che questo porto cadde in mano ai genovesi, che ne edificarono la fortezza posta ad ovest della città, in vicinanza de Les Aguilles, una particolare zona della scogliera caratterizzata da formazioni rocciose esili come pinnacoli (appunto “gli aghi”).
Infatti, dal 1540 al 1741, la città è stata un possesso della repubblica di Gênes e governata da una famiglia ricca commerciale italiana, i Lomellini.
L'imponente forte, che questi ultimi hanno costruito su una piccola isola situata al largo della città, non è la sola traccia del loro passaggio nella regione. Per restituire a Tabarka questa pagina "italiana" della sua storia, l'attuale consiglio comunale ambisce di ricostituire, su un terreno di 3.000 metri quadri situato al centro della città, sul modello del centro cittadino genovese, ispirato all'architettura tradizionale della famosa città portuale italiana. Questo centro sul modello genovese sarà dotato di ristoranti, saloni di tè, negozi di artigiani, seminari di artisti e gallerie di vernici. Sarà, di fatto, uno spazio di riunioni di facile utilizzazione per l'utente tra gli artisti delle due rive del Mediterraneo. Per riunire i fondi necessari al finanziamento del progetto, il consiglio comunale della "città del corallo" farà appello a donatori e mutuanti tunisini e italiani.
Forse non tutti sanno che Tabarka è un’isola, una sorta di scoglio separato dal continente da una sottile appendice costruita dai Francesi durante il periodo del loro protettorato. Ad est della città la lingua di sabbia che proviene dal promontorio di Capo Negro sembra infinita e compone un arco perfetto che si spinge, concavo, verso nord est: arriva a lambire la cittadina di Tabarka prendendo il nome di Plage Montazah, ormai deturpata dagli edifici della nascente zona turistica, inesistente sino ad appena 6 anni fa. Ad ovest dell’abitato invece la costa si innalza in formazioni rocciose bizzarre, perdendosi verso Capo Roux, già oltre il confine algerino, per poi degradare nella zona di lagune di El Kala. A sud di Tabarka le alture boscose del Jebel Guessah, cuore della Kroumiria, donano alla città uno sfondo di verdi foreste, culminante con le vette nude dei Jebel Sabbah e Goutrane.
Il Mare Mediterraneo la bagna da nord, in una delle più belle baie di Tunisia, la baia di Tabarka, foce del Oued Kebir. L'aspetto più importantedal punto di vista naturalistico della regione di Tabarka è il suo Parco Marino: il Parco di La Galite, al largo dell'isola di Tabarka, verso il confine algerino, nell'arcipelago omonimo (si trova all'altezza delle coordinate 3731782N - 0855779E).
L'area è quella compresa tra la costa nord orientale dell’Algeria e quella nord occidentale della Tunisia. È un’area con eccezionali caratteristiche naturali posta sotto tutela militare (in teoria occorrerebbero speciali permessi per accedervi), una costa rocciosa con scogliere e paesaggi di fondali scenografici, con vaste praterie di posidonia (Posidonia oceanica) e di corallo rosso.
Nell'area è presente anche un habitat di dune di sabbia, ben conservato ma comunque in pericolo. Fino a pochi anni fa si segnalava la presenza della foca monaca (Monachus monachus). La tartaruga marina (Caretta caretta) utilizza questa costa come rotta migratoria e come territorio di alimentazione. Altre specie simbolo dell’area sono il tursiope (Tursiops truncatus), il gabbiano corso (Larus audounii) e il corallo rosso (Corallium rubrum).
È un’importante territorio di pesca e include aree di riproduzione per specie commerciali come l’aragosta (Palinurus spp.), l'orata (Sparus aurata), il dentice (Dentex dentex) e la cernia (Ephinephulus marginatus), tutte presenti in grandi quantità.
Da non perdere!
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Tabarka in breve |