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tahyde.
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Venezia è la mia città...è la città dove sono nata, cresciuta e vissuta fino quasi 8 anni fa..
Ora, come ormai molti Veneziani vivo nel prolungamento della laguna:Mestre, cittadina senza infamia e senza lode, agglomerato di lagunari in fuga uniti da quel cordone ombelicale che si chiama ponte della Libertà ,che collega appunto l'isola alla terraferma....
una sorta di casareccia Brooklyn insomma
Nonostante il cambiamento, che per mia fortuna non è stato comunque così traumatico, Venezia è ancora in me, è sempre presente nella mia vita sia per conoscenze e amicizia tuttora esistenti, sia perchè è la mia città e sono fiera che lo sia appunto perchè Venezia, che la si ami o la si odi, è veramente unica nel suo genere..
A Venezia le persone camminano guardandosi in faccia, sentendo il rumore dei loro passi sulle pietre e l'eco di questi ultimi la sera fra le calli e i palazzi che sembrano ascoltarli silenziosi.
A Venezia si può sentire il rumore dell'acqua che si infrange sulle barche, sentire distintamente le parole delle persone dalle finestre e dalla strade.
Si possono vedere i ragazzi seduti nei campi o fuori dai bar a fumare mentre bevono l'immancabile "spritz" all'aria aperta, i bambini correre in bici per i campi le signore "ciacolare" con i sacchetti della spesa nelle panchine prima di pranzo.
A Venezia per andare da una parte all'altra della città si prende la gondola o il vaporetto, si percorrono continuamente ponti che collegano le varie micro isole che la compongono, senza nemmeno rendersene conto
A Venezia l'orientamento nasce con te e ti conduce in ogni suo angolo tortuoso fra calli e campielli senza riuscire a trasmetterlo al povero turista abituato alle rotatorie o alle strade perpendicolari, che si sente ripetere, talvolta in maniera impertinente, " el vada sempre drito"
A Venezia c'è una vera e propria esplosione di colori..ogni palazzo è diverso dall'altro, ha una sua tonalità e una sua storia..ogni angolo è un affresco e non solo Piazza S. Marco, sicuramente meravigliosa, ma a mio parere non la parte più autentica della città.
A Venezia non esistono quartieri, ci sono sestieri ,ognuno con una sua numerazione che non cambia da via a via ma parte dallo zero per arrivare anche al 5000..una specie di filo di arianna impossibile da calcolare, ma coglibile solo col fiuto della memoria e della "venezianità" nelle vene.
La città vera, quella più pura e meno contaminata dalle murrine made in China è sicuramente quella di Castello e Cannaregio i due sestieri più vecchi, più autentici, dove sono rimaste più famiglie e meno turisti
Qui davvero si possono vedere ancora le "botteghe" di una volta, tutti i panni di famiglia stesi fra un palazzo e l'altro e meno invasioni di artificialità.
Purtroppo Venezia non è solo poesia, per quanto ne sia intrisa totalmente, quasi in maniera nauseante..
La sua bellezza e unicità sono lo sporco prezzo da pagare nel renderla sempre meno accessibile a chi la dovrebbe veramente possedere.
Prezzi alle stelle in tutto: dal cibo alle strutture, al divertimento, fra l'altro sempre meno presente, la stanno facendo a poco a poco morire.
Ricordo i racconti dei miei genitori che descrivevano una Venezia viva, piena di persone, di giovani, di cinema e locali, che attualmente hanno lasciato posto a supermercati o saracinesche chiuse.
Non so se se ne chiuderanno altre di saracinesche o se davvero si arriverà a dover avere una chiave particolare per accedervi ma la mia porta non si chiuderà mai alla mia città, per quanto un giorno potrò esserne vicina o lontana che sia..
Edited by tahyde - 8/12/2005, 00:49. -
lupenz64.
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Tahyde...io mi ripeto, ma leggerti è sempre una piacevolissima esperienza!! a parte quella meraviglia di città che è Venezia, credo che se anche ci avessi parlato del paese più anonimo e insignificante d'Italia avresti saputo renderlo molto piacevole e pittoresco ai nostri occhi!! Complimenti! 
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Veneziaunica nel suo genere |