Pasqua in Tunisia 2006

diario di viaggio di Mariella e Nino da Milazzo

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    I nostri amici del Gruppo Campeggiatori di Catania continuano a stupirci con i loro piacevoli soggiorni in giro per il mondo, ma in particolar modo con la loro affezione alla Tunisia. Ecco un nuovo appassionante viaggio.

    Pasqua in Tunisia 2006
    di Mariella e Nino da Milazzo

    Palermo, 11 Aprile 2006

    …Eccoci tutti pronti !…al porto di Palermo.
    Un colpo di fischietto da parte di Gaetano Fazio e ci raduniamo allegramente per andare inTunisia
    Siamo undici equipaggi di camperisti e ci conosceremo cammin facendo.
    Sulla nave presentazioni e… brindisi per augurare una bella vacanza
    Trascorriamo diciotto giorni allegramente e….caldamente.
    Un caldo “fuori dalla norma” dicono tutti, ma sempre caldo è.
    Andiamo per ordine
    Gaetano e sua moglie Angela, del Gruppo Campeggiatori Catania, sono gli organizzatori di questo viaggio ed è vero che non c’è grand’Uomo senza una grande Compagna.

    • Luisa e Luciano,vengono da Genova;
    • Maria,Gianni, Giulia e il cagnolino Spenk, da Novara
    • Carla,Umberto e Francesco, da Roma
    • Carla e Mimmo, da Napoli
    • Mariella e Nino, da Milazzo
    • Sina e Giovanni, da Randazzo
    • Lina e Franco, da Catania
    • Rosanna e Attilio, da Siracusa
    • Liliana e Pino, da Palermo
    • Franca e Santi, da Palermo

    Si sbarca a Tunisi la sera alle 20 circa. Gaetano organizza la sosta per trascorrere la notte in un piazzale adiacente al porto.
    La voce del Muezzin, alle 5,45 del mattino dopo, è l’unico elemento di disturbo.
    Prima tappa ad Hammamet, visita della Medina, della tomba di Bettino Craxi e acquisti al souk.
    Proseguiamo e pranziamo ad Enfhida ospiti di amici di Angela e Gaetano che ci fanno gustare un superlativo ”couscous“ con l’agnello .

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    Nel pomeriggio ci dirigiamo a Sousse,cittadina sul mare, moderna con eleganti alberghi ed un bel lungomare. Pittoresca la città vecchia con il suo souk.
    L’indomani, nel pomeriggio, (…le conoscenze di Gaetano sono infinite…) un poliziotto ci scorta per uscire da Scusse fino all’ imbocco della strada per Monastir (tappa successiva).
    Visitiamo in questa cittadina il Mausoleo di Bourghiba, primo presidente della Tunisia indipendente e “Padre della Patria”
    Splendido il Ribat, una sorta di monastero musulmano fortificato, ora adibito a museo islamico.
    Ma non si può dimenticare la presenza di Roma nell’antichità. Ad El Jem, infatti, si può ammirare in tutta la sua imponenza “il Colosseo” che visitiamo con sommo interesse.

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    Sono già “volati” quattro giorni ed è arriva la domenica di Pasqua. La trascorriamo in relax a Metameur, un antico granaio berbero, e festeggiamo con un pranzo luculliano, naturalmente a base di couscous e, novità: la brick e le corna di gazzella (dolce ripieno con frutta secca e ricoperto di miele).

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    Sembra di vivere un sogno, quel sito è quasi irreale. Assaggiamo il pane berbero, preparato da una vecchina sulla brace in padella di terracotta

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    Il lunedì di pasquetta lo trascorriamo “galoppando” per visitare Chinini, città ancora abitata, dove non esiste alcuna conquista moderna. Le donne ed i bambini ancora vanno a prendere l’acqua alla fontana a dorso di mulo perché non c’è acquedotto. E’ inutile dire che le strade sono in terra battuta.
    Visitiamo la Moschea dei sette dormienti, Douiret e Ksar Debbab, prima di trasferirci a Matmata

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    E’ qui che finalmente ci fermiamo dopo una giornata a dir poco faticosa anche perché il caldo secco si fa sentire sempre più e si soffre per la mancanza totale di vento.
    La temperatura, che ha raggiunto i 37°C per fortuna di sera si abbassa di parecchio e ci permette di trascorrere una buona nottata.
    Al mattino, di buon ora, per approfittare della temperatura fresca (19°C) visitiamo le case troglodite.
    Qui sembra di essere sbarcati sulla luna. Si vedono sul terreno tanti crateri: i berberi hanno scavato le loro case, secoli addietro, per ripararsi e dal troppo caldo estivo e dal troppo freddo invernale.
    Una di queste case è adesso trasformata in albergo,dopo essere stata il set per il film: ”Guerre Stellari”.
    Si procede quindi per Douz, cittadina definita “ porta del deserto” a Zaafrane. Ci fermiamo in campeggio.
    Ci aspettano i cammellieri per portarci a spasso nel deserto a dorso di dromedari.
    ….E fra tanto deserto, un’oasi, quella di Ksar Ghilane, raggiunta in jeep, circondata da dune di sabbia dorata e, sorpresa, una sorgente di acqua calda, dove facciamo un bagno ristoratore.
    I giorni scorrono,siamo già al 20 di aprile quando ci rimettiamo in marcia, diretti a Tozeur.
    Lungo il percorso attraversiamo Chot El Jerid, un antico lago salato, che prende colori che vanno dall’argento al rosa, all’azzurro….sarà per qualche altro incantesimo….

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    Trascorriamo la serata a Tozeur cenando e assistendo ad uno spettacolo folkloristico (giocolieri, danzatrici, incantatori di serpenti, cavallerizzi acrobati…) tenuto in una moderna struttura costruita con le sembianze di una tenda berbera. La mattina successiva, in carrozzella, passeggiamo per palmeti, assistiamo all’impollinazione artificiale di palme da dattero ed alla fabbricazione, a mano, di mattoni.
    Non può mancare la visita guidata per ammirare l’originale architettura delle case il cui prospetto è costruito con mattoni che compongono disegni in rilievo molto caratteristici .

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    Altre “meraviglie” ci attendono…a Tamerza ed a Mides: oasi di montagna, con cascate, palmeti ed un canyon che non si riesce a descrivere….tale è la sua bellezza! Siamo al confine con l’Algeria

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    Si visita quindi Sbeitla, antica città romana, e si prosegue per Kairouan.
    Quest’ultima cittadina è ricca di moschee, ed è sede di laboratori artigianali di tappeti. Per la visita ci accompagna una guida, che si sofferma molto a parlarci del Profeta e del suo Barbiere a cui è perfino dedicata una moschea chiamata appunto “La Moschea del Barbiere”
    Inutile dire che visitando il laboratorio di tappeti ne acquistiamo tutti qualcuno. In effetti sono belli. Addirittura prima di entrare a Kairouan, una rotatoria è “arredata“ con una ceramica che rappresenta dei tappeti. Tappa successiva è Nabeul, cittadina questa patria della ceramica, ed anche lei si presenta con una rotatoria con “ceramica” ed anche qui grandi acquisti di ceramiche da parte di tutti

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    Siamo ormai agli sgoccioli della vacanza!….Visitiamo Cartagine che in effetti veramente “deleta fuit”. E’rimasto ben poco da vedere: i resti delle terme dell’imperatore Antonino ed un bel Museo, soprattutto molto panoramico. Sidi Bou Said, ridente cittadina, ci accoglie nel pomeriggio, ed in serata raggiungiamo Tunisi. Parcheggiamo in prossimità del porto ed in taxi, l’indomani mattina, andiamo a visitare il museo del Bardo.
    Tale museo è ospitato nel Palazzo del Bardo in cui, di incredibile bellezza sono la sala di ricevimento con la grande cupola dipinta con colori dorati e sgargianti, la sala della musica col suo soffitto decorato di motivi floreali, e la grande collezione di mosaici che si può ammirare al suo interno. Scene mitologiche,ludiche o riguardanti la vita quotidiana,tutte opere originate dalle mani di artisti africani.

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    Così con tante meraviglie per i nostri occhi, racchiuse nella nostra memoria ha termine questa “gita”.
    Ci imbarchiamo per rientrare.
    Sulla nave un brindisi per l’esito felice del nostro tour, i saluti con la promessa di risentirci e sempre grati ad Angela e Gaetano che in effetti sono stati gli artefici di un viaggio con un’organizzazione impeccabile e colma di attenzioni.

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    Alla prossima,sicuramente!

    Venerdì 28 Aprile 2006


    Tutti i diritti riferiti a testo e fotografie sono riservati agli autori! Copyright!

    Un gran bel senso del viaggio quello degli amici del Gruppo Campaggiatori di Catania che stanno organizzando un soggiorno di fine anno molto particolare:

    FINE ANNO IN TUNISIA (sotto la tenda berbera)
    Dal 26 dicembre 2006 al 5 gennaio 2007


    Per informazioni, cliccate qui:

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